Fu una vera e propria "rivoluzione", un vento di cambiamento che sapeva di hamburger
Era il 31 gennaio 1990: una lunga coda di persone nel centro di Mosca, che sembra non finire mai, aspetta di mangiare, al freddo e al gelo, nel primo ristorante straniero dell'Unione Sovietica, McDonald's.
Fu una vera e propria rivoluzione, un vento di cambiamento che sapeva di hamburger.
"Era una sorta di crocevia per l'Occidente, oltre 30 mila clienti vennero qui il primo giorno, la gente continuava a chiedere quanti hamburger fossero rimasti, era difficile per loro credere che ce ne sarebbero stati abbastanza per tutti".
Circa 27 mila candidati fecero domanda per lavorare nel primo ristorante straniero sovietico: ne furono scelti 630, Natalia e Svetlana erano tra i fortunati.
Entrambe hanno fatto carriera da McDonald's e ricordano ancora il primo colloquio di lavoro e i primi clienti.
"Erano strane domande al momento - dice la prima - ci fu chiesto se potevamo sorridere per quattro ore di fila, correre i cento metri e servire gli ospiti senza interruzione".
Nel 1990 McDonald's, nel centro di Mosca, era un ristorante di classe, diventando poi un'attrazione per turisti provenienti da altre città sovietiche, che venivano qui dopo o addirittura prima di recarsi nella Piazza Rossa e conservavano le posate di plastica da mostrare a casa come cimelio.