Mar d'Azov, lenta ripresa per i porti di Mariupol' e Berdyansk

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Di Euronews
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Le navi da carico riprendono a lavorare dopo una settimana di blocco imposto dalla Russia: ma in Ucraina - tra legge marziali e incertezza politica - l'economia rischia danni a lungo termine

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Le navi da carico stanno riprendendo a lavorare nei porti ucraini di Mariupol e Berdyansk, sul mar d'Azov, rimasti fermi per giorni a causa del blocco navale imposto dalla Russia dopo l'escalation con l'Ucraina andata avanti per tutta la scorsa settimana.

"Dopo giorni di schermaglie c'è stato un blocco totale" spiega Raivis Veckagans, direttore dell'autorità portuale ucraina. "Ma ora la situazione è cambiata e vediamo che le navi hanno ripreso ad attraversare il canale. La media giornaliera del porto di Berdyansk è di 4 o 5 navi scaricate, circa il doppio a Mariupol: speriamo di poter tornare presto a questa cifra".

Ma con le tensioni diplomatiche ancora in corso, l**'Ucraina teme per i possibili danni economici a lungo termine**. "Cerchiamo di essere efficenti - prosegue Veckagans - e speriamo in una soluzione sul lungo periodo perché il business portuale è un business a lungo termine e c'è bisogno della fiducia degli investitori per convincere gli armatori ad utilizzare i porti".

Ma al di là dell'attività portuale, le tensioni in corso creano incertezza per il futuro dell'economia ucraina. Gli occhi degli investitori sono puntati sulle presidenziali di marzo, in attesa di sapere quali cambiamenti politici ed amministrativi porteranno con sé. . A confermarlo c'è Sergii Fursa, un agente finanziario che commercia in obbligazioni per una società di investimento ucraina.

"Gli investitori stranieri - dice - sono preoccupati per la situazione politica. C'è grande preoccupazione per le elezioni si svolgeranno tra pochi mesi. Ma allo stesso tempo non sono le tensioni politiche e la possibile guerra con la Russia a rappresentare il problema maggiore per il clima degli investimenti in Ucraina, quanto piuttosto la reintroduzione della legge marziale"

Anche per questo, l'Europa e il resto della comunità internazionale stanno cercando una soluzione politica alla crisi, per evitare che che Russia e ucraina entrino in aperto conflitto

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