La russofobia fra la Macedonia e la Grecia

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Di Euronews
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Mentre la NATO fa ponti d'oro a Skopje per averla al suo interno la polemica sul nome della nazione concordato con Atene riaccende la violenza di strada che secondo alcuni sarebbe fomentata da Mosca

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Anche un vero leader come il premier greco Alexis Tsipras fatica a seguire la caotica situazione delle macedonie, la sua e quella dello stato nazionale ex yugoslavo che confina con la Grecia. Dopo l'accordo sul nome dello stato di Skopje, che i fondamentalisti tanto greci che macedoni rifiutano, la tensione è andata alle stelle per il forte invito che la Nato fa a FYOM di entrare nell'Alleanza atlantica..

Violente manifestazioni a Skopje hanno dato l'altolà alla NATO e c'è chi vede la longa manu di Mosca in tanta violenza. Di fatto il premier macedone si esprime in favore dell'Unione e della Nato tanto che l'ambasciatore russo in Macedonia ha dichiarato che la Nato è un'organizzazione aggressiva e che nell'eventualità di un conflitto tra i paesi NATO e Mosca skopie potrebbe  diventare un obiettivo.

Le parole del diplomatioco russo sono prese a pretesto della presunta importanza strategica del minuscolo paese balcanico, già sostanzialmente circondato da paesi NATO.

La bagarre è rinverdita dal portavoce del governo ellenico che riguardo al problema con i diplomatici russi assicura che la Grecia ha preso le misure inevitabili e che per loro il caso è chiuso.

E' evidente che la Grecia ha interesse a mettere la Macedonia (del nord) nel calderone NATO ma il premier macedone rivela che la russofobia ha scopi politici più limitati delle complesse manovre intercontinentali.

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