Tutte le sfumature di Cannes

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Il Giappone sul podio più alto con la Palma d'oro al maestro nipponico Hirokazu Korea-Eda che vince col film "Affari di famiglia". Buon piazzamento dell'Italia con la Roharwacher per il suo " Lazzaro felice" mentre il miglior attore maschile è Marcello Forte protagonista di "Dogman"

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Giù il sipario della 71esima edizione del Festival di Cannes che resterà negli annalli per l'urlo del "#MeToo": l'attrice Asia Argento, protagonista del movimento, nella serata conclusiva irrompe sul palco per ricordare la violenza che ha subito a Cannes e per chiedere di farla finita con la gente indegna.

Ma questa è stata anche la cerimonia che ha visto i raggi dorati del sol levante accendere la Palma D'Oro a Cannes per il maestro Hirokazu Kore-Eda, già veterano del festival, che col suo "Shoplifters- Affari di famiglia" racconta l'intrigante cronaca minuta di una famiglia/piccola comunità che vive di furti nei negozi.

Spesso attori e registi intervistati nel fulgore della vittoria e sotto le luci della ribalta si sentono scombussolati, così Kore-Eda ha solo dedicato il suo premio all'intera squadra che gli ha permesso di raggiungere questo risultato e vuole tornare a lavorare col cuore.

Il Grand Prix del 71/mo festival di Cannes è andato invece a Spike Lee per "Blackkklansman", film che racconta la vera storia di un detective nero infiltratosi nel Klu Klux Klan durante gli anni Settanta in Colorado, Stati Uniti.

La libanese Nadine Labaki (premio speciale della giuria) spera che il suo "Cafarnao" aiuti a far prendere coscienza che il male fatto ai bambini è l'orrore più grande.

La pellicola racconta il dramma di un ragazzino cresciuto nel nulla e che attraversa gli orrori della vita dalla prima rivolta fino al carcere. Un lungo viaggio dentro la miseria assoluta che porta alla migrazione e la povertà, quella  della gente invisibile che tanti rifiutano e condannano a una vita disperata.

La migliore attrice del concorso è Samal Yeslyamova protagonista di "AIKA" (My Little one) di Sergei Dvortesevoy, ritratto molto da vicino di una clandestina kirghisa a Mosca, che naturalmente nella stagione più dura e fredda, passa di disgrazia in disgrazia.

L'italiano Marcello Forte è il miglior attore per Cannes 2018 in quanto protagonista di "Dogman" di Matteo Garrone cioè la storia del Canaro della Magliana.

Sting sulla scalinata di Cannes ha chiuso la 71/ma edizione insieme a Shabby. Ritmi reggae e tutti a ballare, con fotofinish d'impatto e l'insieme della giuria con dietro Spike Lee e la giurata del Burundi Kadhia Nin col pugno chiuso.

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