Brexit, Merkel: "Stati UE trattino in modo unitario"

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Di Euronews
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Faccia a faccia tra la cancelliera Angela Merkel e la premier britannica Theresa May.

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Siamo incuriositi ma non siamo frustrati. E’ chiara la cancelliera Angela Merkel nell’incontro con la premier britannica Theresa May su uno dei tempi più caldi per l’Europa: la Brexit. Berlino chiede un partnenariato costruttivo con Londra che dal canto suo assicura che sarà audace e ambizioso e che presto saranno avviatinegoziati sull’agenda economico finanziaria.

“Non abbiamo cambiato la nostra posizione per quanto riguarda l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea”, ha dichiarato la Merkel. “Ci dispiace certo ma vogliamo procedere con i negoziati in modo da continuare ad avere una relazione costruttiva e stretta con Londra anche dopo la Brexit, sia dal punto di vista economico che politico. Vogliamo rispettare il programma, il che significa che siamo sotto pressione in questo momento.”

Due donne e due leader in un faccia a faccia che è apparso costruttivo. "Ora siamo pronti per entrare nel prossimo step dei negoziati; il nostro obiettivo immediato è quello di concordare un periodo di attuazione limitato nel tempo, con l'ultimo round di colloqui tra il Regno Unito e la Commissione che inizierà lunedì”, ha sottolineato la May.

Alla Germania, e a questo punto anche alla Gran Bretagna, urge arrivare a stabilire un terreno comune sulle questioni commerciali nei prossimi mesi, con una stretta collaborazione tra le parti, come chiesto da altri paesi europei. In pratica si devono trovare punti in comune, attraverso uno scambio permanente, con Berlino partner attivo. Nei colloqui si è affrontata la questione dell'uscita e della fase di transizione della Brexit. Altro tema cruciali. Nei giorni scorsi i funzionari di Bruxelles avrebbero rimosso la cosiddetta "clausola punitiva" da un documento di lavoro in cui si minacciavano eventuali sanzioni contro Londra in caso di violazione degli accordi nella fase di transizione post-Brexit. Secondo fonti non ufficiali la mossa sarebbe un gesto distensivo da parte dell'Ue in vista della ripresa dei negoziati con Londra il prossimo mese.

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