Era stata ricoverata precedentemente a Trento con 2 coetanei infetti
La Procura di Trento e quella di Brescia aprono due inchieste parallele sulla morte di Sofia, la bimba di quattro anni stroncata dalla malaria. Il decesso è avvenuto nella città lombarda dove la bambina era arrivata dall’ospedale di Trento già in coma, nella giornata di sabato, e dove poi è morta meno di 48 ore più tardi.
Si tratta di un caso “rarissimo” secondo molti esperti. Questa malattia viene trasmessa da un certo tipo di zanzara che in Italia non c‘è ed è ignota allora la modalità di trasmissione. La piccola non è stata all’estero e quindi non è stata punta dall’insetto. La trasmissione potrebbe essere avvenuta con contatto sangue nel sangue e quindi da qualcuno che ha già contratto il virus.
Alcuni quotidiani locali di Trento riferiscono di un ricovero che la piccola avrebbe avuto in pediatria dopo ferragosto in un reparto dove si sarebbero trovati due minori affetti da malaria contratta in Africa.
La ministra della Salute italiana, Beatrice Lorenzin, ha inviato gli ispettori in entrambi gli ospedali coinvolti.