TTIP e 'nuova' NATO: elezioni Usa spingono l'Europa alla ricerca di un nuovo ruolo

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Di Euronews
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Gli Stati Uniti sono il più stretto alleato dell’Unione europea sul fronte della politica estera.

Gli Stati Uniti sono il più stretto alleato dell’Unione europea sul fronte della politica estera. I legami che uniscono i due partner perdurano da molti decenni, ma da più parti cresce l’esigenza di rinnovarli.

Mario Del Pero, già professore di storia internazionale dell’instituto di studi Politici Sciences Po di Parigi, è uno specialista delle relazioni transatlantiche.

La giornalista di euronews, Sophie Claudet, lo ha incontrato per parlare del futuro della NATO e delle prospettive legate al Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP).

Sophie Claudet, euronews: “Donald Trump dice che la NATO è obsoleta e che non è in grado di combattere il terrorismo. Che ne pensa?”

Mario Del Pero: “Trump ha detto quello che in realtà molti pensano. La NATO è in qualche modo obsoleta. Lo è sin dal 1991, e da allora è in cerca di una missione e di una ragion d’essere. Se guardiamo alle tante strategie elaborate dalla NATO nel corso del tempo, queste tendono ad essere piene di luoghi comuni e povere nella sostanza. Si potrebbe dire che la crisi ucraina ha in qualche modo rinvigorito l’alleanza atlantica, riaffermando la sua missione primaria, vale a dire: gli Stati Uniti sostengono i Paesi europei e le fragili democrazie europee politicamente e diplomaticamente, prima ancora che con l’intervento militare. Allo stesso tempo, ancora una volta, la crisi ucraina ha prodotto divisioni all’interno dell’Europa e all’interno della NATO. Questa è la variabile principale con cui abbiamo a che fare ora”.

Euronews: “Passiamo ora a Hillary Clinton, lei crede ancora nella NATO. Pensa che sarà più esigente con gli alleati?”

Mario Del Pero: “Il problema principale è ancora una volta la Russia. In campagna elettorale, Clinton e molti dei suoi consiglieri hanno preso una forte posizione anti-russa. Ora, questa enfasi sulla Russia pone l’Europa di nuovo al centro degli interessi geopolitici degli Stati Uniti, ma in qualche modo impone un nuovo ruolo all’Europa e in particolare ad alcune potenze europee. Penso alla Germania in primo luogo, che deve, in qualche modo, mediare tra Russia e Stati Uniti e, forse, anche contenere gli eccessi degli americani”.

Euronews: “Passiamo al tema del commercio ed in particolare al TTIP. Obama non avrà il tempo di portarlo avanti, Trump vorrebbe interrompere le trattative. Clinton sta facendo marcia indietro sul sostegno all’accordo di libero scambio. Alcuni Paesi europei sono completamente contrari. Il trattato transatlantico è già morto?”

Mario Del Pero: “Il TTIP si trova in uno stato comatoso, questo è sicuro, anche se non possiamo ancora dichiararlo morto. Hillary Clinton ha assunto una posizione contraria all’accordo di libero scambio durante la campagna, ma soprattutto per una convenienza politica ed elettorale. Quindi, si può immaginare che, una volta alla Casa Bianca, tornerà su posizioni più favorevoli al TTIP. Dato l’attuale clima politico negli Stati Uniti e in Europa, suppongo che lo farà in silenzio, con calma e lentamente”.

«Più truppe sul fianco Est». La Nato che piace a Hillary (e inquieta l’Europa) https://t.co/3hFr5HpmYSpic.twitter.com/aK9zW3Wkik

— Corriere della Sera (@Corriere) June 23, 2016

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