La dolce ricetta contro la crisi: il torrone di Alicante

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Un profumo caramellato pervade la cittadina spagnola di Xixona, 7000 anime, a qualche chilometro dalla costa mediterranea. La tradizione centenaria

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Un profumo caramellato pervade la cittadina spagnola di Xixona, 7000 anime, a qualche chilometro dalla costa mediterranea.

La tradizione centenaria della produzione del torrone dà lavoro a circa 2000 persone.

Sono una ventina le imprese a gestione familiare che hanno resistito anche ai peggiori venti di crisi.

La ricetta: internazionalizzare e diversificare il prodotto.

Vicenç Batalla, euronews:

“Malgrado la forte crisi spagnola degli ultimi anni, ci sono settori che sono sopravvissuti grazie all’attività di piccole e medie imprese che sono riuscite a aumentare le proprie esportazioni.
A Xixona, il periodo di Natale è quello più intenso per la produzione di torrone. Vediamo come sono state superate le difficoltà”.

L’origine del torrone risale alla notte dei tempi, un po’ meno la piccola impresa Primitivo e Hijos, fondata nel 1850.
Il torrone qui è prodotto in maniera artigianale, nelle sue due principali versioni: quella di Alicante, mandorle e miele e quella di Xixona in cui le mandorle sono macinate.
Il processo di cottura può durare cinque giorni, il tocco della mano maschile come quella femminile fa poi il resto.
Il torrone della casa Primitivo è esportato su tutto il territorio nazionale.

Primitivo Rovira:

“Siamo cresciuti di circa il 4% rispetto all’anno scorso, nonostante l’aumento del prezzo delle mandorle che è salito di circa l’11%”.

In inverno l’impresa familiare produce torrone, in estate gelati a Pamplona, nel nord della Spagna.

Juan Albertos:

“Faccio entrambe le cose, torrone e gelati. La crisi è evidente, negli ultimi 3 anni le cose non sono andate benissimo”.

Il Consiglio regolatore di Xixona e Torrone di Alicante ne tutela l’appellazione d’origine.

Federico Moncunill, segretario del Consiglio regolatore di Xixona e Torrone di Alicante.

Questa è la sede delle associazioni di torrone ma anche dei cioccolatai della regione. Il cioccolato ha rappresentato un’altra via d’uscita alla crisi.

Federico Moncunill segretario del Consiglio regolatore di Xixona e Torrone di Alicante.

“L’impressione è quella che ci sia stato un aumento di 2,3,4,5 6%, possiamo dire che il consumo del torrone si mantiene stabile. Il mercato del cioccolato è in espansione in tutta Europa. Qui nella provincia di Alicante produciamo 25 milioni di chili di cioccolato e 15 milioni di torrone. Il cioccolato supera il torrone che ha un mercato più maturo”.

Creata nel 1725, Almendra y Miel è sicuramente l’impresa che vanta la più antica tradizione in questa zona e conserva la peculiarità di essere un’impresa a gestione familiare.

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Oggi si chiama Confectionary Holding, impiega 350 dipendenti e esporta il 25% della sua produzione.

Andrés Cortijos, ad di Confectionary Holding

“Esportiamo in Unione europea, Stati Uniti, America Latina, ciascun mercato ha le sue peculiarità: in Europa per la prossimità geografica, negli Stati Uniti il prodotto è molto apprezzato, ci sono poi le zone ispaniche che sono ad alta penetrazione”.

La produzione termina in novembre per consentire la distribuzione prima delle feste natalizie in tutto il mondo.

Confectionary Holding ha inoltre le sue coltivazioni di mandorle in Marocco e Cile.
Mandorle che quest’anno hanno visto il prezzo salire del 20%.

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Federico Moncunill: “L’aumento del prezzo delle mandorle si deve alle esportazioni nei paesi emergenti, come Cina e India, prima anche Russia, adesso non più.
E questo fa aumentare il prezzo. Il mercato spagnolo riflette quello che accade negli Stati Uniti e di conseguenza c‘è stato un aumento del prezzo anche qui”.

La speculazione edilizia e la bolla immobiliare hanno interessato in modo prepotente la provincia di Alicante. Il tasso di disoccupazione supera il 23% e cioccolato e torrone sono una manna.
Le pme del settore contribuiscono al mantenimento di un tessuto economico e sociale, altrimenti destinato a un forte degrado.

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