Cinema: addio a Silvana Pampanini

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Di Euronews
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Silvana Pampanini si è spenta dopo un lungo ricovero presso il Policlinico Agostino Gemelli di Roma. L’attrice, 90 anni, aveva subito un intervento

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Silvana Pampanini si è spenta dopo un lungo ricovero presso il Policlinico Agostino Gemelli di Roma.

L’attrice, 90 anni, aveva subito un intervento chirurgico addominale due mesi fa ed è morta a causa delle complicanze dovute all’età. I funerali si svolgeranno venerdì 8 gennaio ore 11 presso la Parrocchia Santa Croce.

La Pampanini è stata una delle prime stelle del dopoguerra. Attirò registi famosi, attori di grido, principi e magnati in una ridda di successi commerciali e flirt sempre smentiti, compreso quello romantico di Totò, che provò per lei un sentimento profondo e mai veramente ricambiato.

Occhi da tigre, bocca di fragola, curve “pericolose” e allegra sfrontatezza ne fecero un’icona: oggi diventa un ricordo di un’Italia che non esiste più da tempo.

Nata a Roma il 25 settembre del 1925, romana ma di famiglia veneta, Silvana Pampanini doveva essere cantante nel segno di una zia celebre, la soprano Rosetta. Diplomata all’istituto magistrale e al Conservatorio di Santa Cecilia la ragazza aveva una vera propensione al canto, tanto da aver tenacemente conservato la sua voce in tutti i film in cui i suoi personaggi cantavano.

La sua vita cambiò quando la sua maestra di canto la iscrisse a sua insaputa al primo concorso di Miss Italia, a Stresa nel 1946. Sconfitta dalla giuria fu recuperata dal pubblico, tanto da obbligare gli organizzatori del premio ad attribuirle un “ex aequo”.

Il passo verso il mondo dorato della celluloide, amplificato dai fotoromanzi e dalle prime indiscrezioni sentimentali fu brevissimo. Totò la volle in “47 morto che parla”. È dello stesso anno “Bellezze in bicicletta” di Carlo Campogalliani che la vede al fianco di Delia Scala.

Negli anni ’60 viene frettolosamente archiviata dal nostro cinema .Si ritira, vedendosi come una nostrana Greta Garbo che Cinecittà non merita più.

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