La Commissione sanitaria nazionale cinese: "Fiduciosi di poter domare la crisi Covid-19 entro fine aprile"
Ed ora è la Cina che mette in quarantena chi ha preso il coronavirus, il Covid-19, all'estero. Teme un contagio di ritorno.
Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità il numero di infezioni fuori dai confini cinesi ha ormai superato quello del Paese epicentro dell'epidemia.
Sono oltre 80mila i casi diagnosticati nei cinque continenti, con oltre 2800 morti. In Europa l'Italia (528 positivi al test) conta il maggior numero di vittime, 17. Altre due sono in Francia, terzo paese per numero di contagi (17) dopo la Germania (21). Nelle ultime ore il ministro della Salute tedesco Jens Spahn ha dichiarato che il Paese si trova di fronte all'avvio di un'epidemia.
A livello globale dopo la Cina c'è la Corea del Sud per numero di casi positivi al coronavirus, con quasi 1770 persone infettate e 13 vittime.
I contagiati in Iran sono meno, 254, ma sono 26 i morti. Infettati anche la vicepresidente Masume Ibtikar e il viceministro della Salute iraniano Iraj Harirchi. Quest'ultimo era apparso molto provato fisicamente nel corso di incontri pubblici. In un video messaggio sui social il politico, ora in isolamento, ha dichiarato: "Vinceremo contro il virus!".
La Cina ha annunciato, tramite Zhong Nanshan, pneumologo a capo del team di esperti della Commissione sanitaria nazionale, di poter essere in grado di riprendere il controllo dell'epidemia entro fine aprile.