Tottenham: via Pochettino, arriva Mourinho

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Diritti d'autore  Action Images via Reuters/Matthew Childs
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Di Cristiano Tassinari
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Pochi mesi dopo aver raggiunto la finale di Champions League, Mauricio Pochettino non è più l'allenatore del Tottenahm. Gli subentra Josè Mourinho: una nuova sfida per il polemico manager portoghese. Riporterà in alto gli Spurs?

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La panchina del Tottenham rimane vuota solo per una notte.
Dopo aver comunicato l'esonero di Mauricio Pochettino in serata, poche ore dopo, all'alba del nuovo giorno, i dirigenti degli Spurs comunicano il nome del nuovo manager: Josè Mourinho.

Per la dirigenza londinese, come ha fatto notare in diverse dichiarazioni, sarà stata anche una scelta difficile quella di silurare Pochettino, l'artefice dal 2014 del miracolo Tottenham - una finale di Champions e molto di più, compreso un secondo posto in Premier nel 2017, ma nessun trofeo vinto -, eppure per rimpiazzarlo hanno scelto il nome più clamoroso che era sulla piazza, l'ineffabile e polemico "Mou".
Contratto, ricchissimo, fino al 2023.

Per il 56enne portoghese - ex Porto, Chelsea (due volte), Inter, Real Madrid e Manchester United - si tratta dell'ennesima sfida: dopo le delusioni con il Manchester - la vittoria di un'Europa League non può essere sufficiente a salvare il suo bilancio con i "Red Devils", esonerato nel dicembre 2018 - era alla ricerca di una piazza altrettanto importante per rilanciarsi in Champions League al cospetto dei suoi antichi rivali, Guardiola e Klopp in primis, che ora sembrano averlo scalzato dai primissimi posti nella graduatoria degli allenatori migliori del pianeta.

"José è uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio. Ha molta esperienza, ha vinto in tutti i club in cui ha allenato e siamo sicuri che porterà energia nello spogliatoio".
Daniel Levy
Presidente Tottenham Hotspurs

Mourinho eredita una situazione piuttosto complicata: il Tottenham è attualmente 14° in Premier League, ma ha già avuto assicurazioni dai dirigenti - e dal Presidente Daniel Levy in particolare - per l'acquisto di un paio di giocatori di altissimo livello già dal mercato di gennaio.
Per dare la caccia a quella coppa, la Champions, che Mourinho ha già vinto con il Porto (2004) e con l'Inter (2010). E che anche a lui manca tanto.
Del resto, dal Triplete, ormai sono passati dieci anni...

REUTERS/Carl Recine
E Mourinho se la ride...REUTERS/Carl Recine
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