Vuelta, tappa 18: vince Higuita, Roglič inattaccabile

L'arrivo a braccia alzate di Higuita.
L'arrivo a braccia alzate di Higuita.
Di Cristiano Tassinari
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I quattro Gran Premi della Montagna della 18.tappa della Vuelta non fanno tremenda selezione: vince a braccia alzate Higuita, Roglič e Valverde si controllano, Quintana e Pogačar in difficoltà. Cambia poco in classifica generale, ma Roglič sembra inattaccabile. E manca solo un arrivo in salita...

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La tappa la vince il giovane colombiano Sergio Higuita (Education First), uno dei 13 fuggitivi della mattina, poi scappato in tutta solitudine sulla terza delle quattro salite di giornata, ma la 18.tappa - Colmenar Viejo-Becerril de la Sierra di 177,5 km - della Vuelta a España ha un po' deluso le aspettative. Non c'è stata la durissima selezione che ci si attendeva.

Soprattutto perchè il leader della corsa, la Maglia Roja Primož Roglič, non ha avuto particolari difficoltà a controllare gli avversari. Il più pericoloso dei quali è stato Alejandro Valverde, giunto al traguardo insieme allo sloveno a 15" da Higuita. Insieme a loro, anche il polacco Majka. Subito dietro Miguel Ángel López, sempre tra i più combattivi, uno dei pochi che ha tentato veramente di mettere in difficoltà Roglič.

Roglič ha, oltretutto, guadagnato i secondi d'abbuono della seconda piazza, allungando ulteriormente in classifica generale.
Lo stesso Valverde non ha potuto (o voluto) spingere di più sull'acceleratore, per non mettere in difficoltà il compagno di squadra Nairo Quintana, ancora in crisi in salita, staccato di 1'01" dal gruppetto della Maglia Roja.
Per la prima volta in apnea - arrivato insieme a Quintana - anche il 20enne sloveno Tadej Pogačar, vera sorpresa della Vuelta, che scivola però al quinto posto della classifica, scavalcato da Miguel Ángel López.

Quando ormai manca solo una tappa con arrivo in salita, sabato a Plataforma de Gredos, la posizione di Roglič sembra davvero inattaccabile.
I 2 minuti e 50 secondi di vantaggio su Valverde e i 3'31" su Quintana sono un bottino inestimabile per lo sloveno, ad un passo dal traguardo di domenica a Madrid e dall'aggiungersi all'Albo d'Oro dei vincitori della Vuelta.

Venerdi si corre la 19.tappa, Ávila-Toledo di 166 km. L'ultima occasione per i velocisti.

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