Corea del sud, tacciono gli altoparlanti della propaganda

Corea del sud, tacciono gli altoparlanti della propaganda
Di Antonio Michele Storto
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Alla vigilia dello storico incontro di venerdì, e dopo tre anni di initerrotta "guerra acustica", tacciono gli amplificatori che al confine tra le Coree diffondevano messaggi di propaganda

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Tace, al confine tra le Coree, il tamburo battente della propaganda: effetto dello storico incontro previsto per il prossimo venerdì, che per la prima volta in oltre mezzo secolo porterà i leader dei due stati a sedere faccia a faccia allo stesso tavolo. E che per adesso ha portato al temporaneo spegnimento degli amplificatori che da tre anni in Corea del sud, su uno dei confini più militarizzati al mondo, trasmettevano senza sosta messaggi di propaganda contro il regime di King Jong Un, in uno scenario anacronistico da guerra fredda. 

Un fatto non da poco, lo spegnimento di quegli altoparlanti da battaglia: nell'agosto 2015, in rappresaglia al ferimento di due soldati causato da una mina nordcoreana, la Corea del sud li aveva puntati in direzione dello stato avversario. Una settimana dopo il regime aveva risposto sparando colpi d'artiglieria sul lato meridionale del confine, dando inizio a uno scontro a fuoco che aveva rischiato di degenerare in guerra aperta. 

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