Gattuso si presenta: "Non sono inesperto per il Milan"

Gattuso si presenta: "Non sono inesperto per il Milan"
Di Euronews
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Il nuovo tecnico dei rossoneri respinge le critiche di chi non lo ritiene ancora pronto per una ruolo così importante: "Ho più di 100 panchine in Europa. Ho fiducia in questi giocatori, 16 di loro sono nazionali"

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A meno di 40 anni allenerà la squadra di cui è stato un simbolo da calciatore per oltre un decennio. Gennaro Gattuso però rispedisce al mittente le critiche di chi lo ritiene ancora inesperto per la panchina del Milan.

"Sembra che in questi anni abbia allenato gli esordienti - ha detto il nuovo tecnico - ma ho 100 e passa panchine alle spalle. Poi sta a me mostrare i risultati, ma la consapevolezza di fare bene da parte mia c’è. Ho il mio modo di vedere il lavoro, sicuramente giocheremo con una difesa a 3 ma giocheremo di reparto, dovremo lavorare sui concetti di tempo e spazio".

Sulle differenze con Montella: "Con Vincenzo ho avuto un bel rapporto - premette Gattuso - sempre onesto anche con il suo staff: sui concetti vedo il calcio in maniera diversa. Vincenzo ama il palleggio, come lo amo anche io, ma dopo un po’ dobbiamo andare a verticalizzare e creare qualche pericolo negli ultimi metri".

Domenica alle 12.30 l'esordio a Benevento, unica squadra delle serie A ancora a zero punti. "Non guardo la classifica oggi, devo pensare al Benevento come se fosse la finale di Coppa del Mondo. C’è bisogno di cambiare, di una consapevolezza maggiore: se non stai bene mentalmente, fisicamente, a 360º a San Siro la palla scotta e pesa, la priorità oggi è dare qualcosa in più dal punto di vista mentale".

Gattuso scaccia l'etichetta di **traghettatore **che è gli è stata appiccicata subito dopo la promozione alla prima squadra. "Non voglio fare la fine di Seedorf e Inzaghi - ha detto -. Non sono un traghettatore perché ci sono 72 punti da qui a fine campionato. So cosa posso dare di diverso alla squadra. Come mi definisco? Uno che sente molto le partite, le vive molto. Mi sento vivo. Quando scendo in campo adesso da allenatore sento lo stesso formicolio di quando giocavo".

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