Perché gli standard sono così importanti per la tutela dei consumatori?

In collaborazione con The European Commission
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Di Andrea Bolitho
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La Commissione europea sta sviluppando il Cyber Resilience Act: norme più stringenti sulla sicurezza informatica per affrontare le sfide legate alla rivoluzione digitale e alla transizione verde.

Gli standard sono alla base della sicurezza di quasi tutto ciò che acquistiamo e utilizziamo, dagli alimenti ai dispositivi medici, fino ai giocattoli.  Siamo andati nella sede della Lego, in Danimarca, per vedere come l'azienda testa non solo le proprietà fisiche dei suoi famosi mattoncini, ma anche i problemi di cybersicurezza del suo catalogo di giocattoli connessi.

"La nostra missione è ispirare e sviluppare i costruttori di domani - dice Christian Wetterberg, responsabile globale per la sicurezza e la conformità dei prodotti della Lego -. È molto importante per noi garantirgli esperienze di gioco sicure. Nel nostro stabilimento di Billund effettuiamo tutti i nostri test interni per garantire la sicurezza meccanica e fisica dei vari elementi. Poiché i prodotti Duplo sono venduti a bambini di età inferiore ai 3 anni, non devono essere presenti parti di piccole dimensioni, poiché c'è il rischio di soffocamento. Dopo che il giocattolo è stato assemblato, la macchina lo testa esercitando una pressione superiore a quella richiesta dalla legge".

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Lego testa tutti i suoi mattoncini nel quartier generale di Billund, in DanimarcaEuronews

Giocattoli connessi: come tutelare la privacy?

Le controverse bambole ad attivazione vocale hanno mostrato alcuni dei rischi dei giocattoli connessi: connessioni Bluetooth insicure hanno portato alla registrazione delle conversazioni dei bambini. Inoltre, i giocattoli in alcuni casi possono essere hackerati. In che modo Lego affronta questi problemi? "Negli ultimi anni abbiamo sviluppato e creato giocattoli connessi - dice Tim Taylor-Bowden, architetto del gruppo Lego -, quindi abbiamo una serie di processi di sicurezza e conformità consolidati".

Ma come si comporta Lego sulle questioni legate ai dati e alla privacy? "L'attenzione per la sicurezza dei bambini e per la privacy è una priorità per Lego - dice Bowden - quindi di default abbiamo molte pratiche che rendono i nostri prodotti sicuri prima ancora di considerare le leggi in vigore. Ad esempio, i nostri giocattoli connessi attualmente non raccolgono alcun dato dagli utenti. Abbiamo progettato il giocattolo in modo da limitare i dati che elabora e il modo in cui vengono elaborati. Quindi, ad esempio, gli unici file che possono essere inseriti in Super Mario sono quelli che abbiamo creato per lui e che servono a creare le espressioni di Mario, la sua voce, gli effetti sonori del gioco e così via".

Gli standard sono descrizioni tecniche del modo in cui qualcosa dovrebbe essere realizzato o funzionare: la capacità filtrante delle maschere facciali, ad esemopio, o la connettività dei telefoni cellulari. Il marchio CE indica che un prodotto è conforme alle leggi dell'Unione europea e può essere venduto nel mercato unico. La Commissione europea sta sviluppando il Cyber Resilience Act: norme più stringenti sulla sicurezza informatica per affrontare le sfide legate alla rivoluzione digitale e alla transizione verde.

Una spinta per l'innovazione

"Gli standard sono una fonte di tecnologia per le aziende - dice Sebastiano Toffaletti, segretario generale dell'Alleanza digitale europea Sme -. Se pensiamo a cybersecurity, dati, cloud computing, persino all'intelligenza artificiale, tutto questo si basa molto spesso sull'esistenza di standard. Prendiamo ad esempio la cybersecuiry: è una cosa molto complessa da gestire. Cosa fare per ridurre al minimo il rischio di un attacco informatico? Ci sono standard internazionali sulla cybersecurity che prescrivono passi concreti".

Gli standard stimolano anche l'innovazione, senza che le aziende debbano reinventare la ruota. "Il bello degli standard è che forniscono un livello neutro di tecnologia - dice Toffaletti -. Tutti gli altri possono costruirci sopra, quindi è un modo per condividere la conoscenza e la tecnologia che può permettere a chi usa gli standard di innovare e creare cose nuove".

Ma per quanto siano forti, gli standard non sempre bastano a contrastare la contraffazione. "Il nostro sistema si basa sulla dichiarazione di conformità da parte del produttore e sul controllo del mercato - dice Wetterberg -. Ma come fa un consumatore a saperlo? Credo che si tratti di fare attenzione a dove si acquistano i prodotti, magari non farlo su un sito web sconosciuto da cui si può importare il giocattolo a un costo molto basso".

Gli standard sono un pilastro del mercato unico e l'Europa deve assicurarsi di essere in prima linea quando vengono delineate le linee guida, oltre a costruire un'intera nuova generazione di esperti degli standard.

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