In che modo l'Ue sta aiutando i rifugiati ucraini a trovare lavoro?

In collaborazione con The European Commission
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Di Naomi Lloyd
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Bruxelles ha creato diversi strumenti per superare ostacoli come le barriere linguistiche e il mancato riconoscimento delle qualifiche da parte dei Paesi della Ue

Dall'inizio della guerra in Ucraina più di 7 milioni di ucraini sono fuggiti dal loro Paese, anche se si stima che circa 2 milioni siano tornati in patria. Hanno il diritto di vivere e lavorare nella Ue per un massimo di 3 anni, ma incontrano diverse difficoltà nel trovare lavoro.

La maggior parte di loro sono donne con figli e quindi hanno bisogno di assistenza all'infanzia e posti nelle scuole. Non sempre riescono a parlare la lingua del Paese in cui arrivano e le loro qualifiche potrebbero non essere riconosciute. Inoltre alcuni di loro soffrono di gravi traumi.

Le iniziative di Bruxelles per favorire l'ingresso nel mercato del lavoro

Bruxelles sta aiutando le persone che arrivano dall'Ucraina ad acquisire le competenze necessarie per entrare nel mercato del lavoro dell'Ue, offrendo corsi di lingua e formazione. Ha pubblicato linee guida in lingua ucraina per i nuovi arrivati su come accedere al mercato del lavoro. La Commissione europea sta fornendo ai Paesi una guida per aiutare i datori di lavoro dell'Ue a comprendere e riconoscere le competenze e le qualifiche ucraine, ha tradotto in ucraino Europass, che permette agli utenti di creare un curriculum da utilizzare in tutta Europa.

La Commissione incoraggia inoltre tutti gli Stati membri a utilizzare lo Strumento europeo di determinazione delle competenze per i cittadini di paesi terzi, ora tradotto in ucraino. Lo strumento aiuta a mappare le competenze, le qualifiche e l'esperienza lavorativa di rifugiati, migranti e cittadini di Paesi terzi che soggiornano nell'Ue. Fornisce poi consigli personalizzati sui passi successivi, come il riconoscimento dei diplomi e la ricerca di ulteriore formazione e sostegno al lavoro. Presto entrerà a far parte della piattaforma Europass.

È in fase di lancio anche il bacino di talenti dell'Ue, una piattaforma che abbina le competenze dei rifugiati ucraini ai posti di lavoro vacanti.

Qual è il ruolo della rete dei servizi pubblici per l'impiego dell'Ue?

Gli ucraini hanno ottenuto il diritto di vivere e lavorare nell'Ue per un massimo di tre anni in base alla direttiva sulla protezione temporanea. I Servizi Pubblici per l'Impiego svolgono un ruolo fondamentale nel far coincidere le competenze degli ucraini appena arrivati con le esigenze del mercato del lavoro. In alcuni Paesi i servizi pubblici per l'impiego sono ora presenti nei centri per rifugiati per offrire aiuto e competenze.

La rete dei servizi pubblici per l'impiego dell'Ue comprende tutti i 27 Paesi dell'Ue, la Norvegia, l'Islanda e il Lichtenstein, oltre alla Commissione europea, e consente ai servizi pubblici per l'impiego di ciascun Paese di condividere le migliori pratiche e scambiare idee ed esperienze.

La rete europea dei servizi pubblici ha espresso pubblicamente la sua solidarietà con gli ucraini e il suo impegno a sostenere coloro che fuggono dalla guerra. Gli Stati membri hanno condiviso le loro esperienze sulle precedenti crisi migratorie.

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