La tecnologia dei droni "all'assalto" della Difesa europea

In collaborazione con The European Commission
La tecnologia dei droni "all'assalto" della Difesa europea
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Di Sergio Cantone
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Il progetto europeo OCEAN2020 sta sviluppando nuove tecnologie da mettere a disposizione della difesa dei territori dell'Unione Europea. Andiamo a Vigo, in Spagna, a scoprire un prototipo di drone marino, che - non necessitando di equipaggio - può essere utilizzato anche in situazioni di pericolo.

Un progetto per droni di superficie e subacquei

VIGO (SPAGNA) - "Benvenuti a questa nuova puntata di 'Business Planet'. Questa volta siamo a Vigo, in Galizia, regione a nord-ovest della Spagna, affacciata dall'Oceano Atlantico", racconta l'inviato di Euronews, Sergio Cantone.

"La sfida di questa settimana è: come dare più efficienza alla cooperazione industriale tra i paesi europei nel settore della Difesa?

Ne parliamo con Antonino Arecchi dell'azienda italiana "Leonardo", il partner-guida del progetto che vi presenteremo.

​- "A che punto è la cooperazione di paesi europei nel settore della Difesa?", domanda Sergio Cantone.

​"**E' stato appena lanciato un progetto, OCEAN 2020, che coinvolge 42 partner di 15 paesi europe****i**", spiega Antonino Arecchi, responsabile del Consorzio OCEAN2020 "Si pone come obiettivo la proposta di tecnologie per missioni di sorveglianza e interdizione marittima da parte di una flotta navale europea con l'impiego di droni aerei, di superficie e subacquei".

​Droni marini: non serve più l'equipaggio

Ora andiamo a vedere un caso concreto, proprio qui a Vigo.

​**OCEAN 2020 è un programma che supporta la ricerca e lo sviluppo** attraverso un consorzio guidato dalle industrie Leonardo, nel quadro del fondo di Difesa dell'UE.
Il suo obiettivo è stabilire collegamenti industriali transeuropei diretti tra aziende più piccole e più grandi, al fine di integrare il più possibile le loro produzioni.
Start up e piccole imprese sono membri del consorzio insieme alle aziende più grandi che si occupano di difesa e tecnologia a duplice uso.

Ad esempio, un ingegnere navale spagnolo ha sviluppato un prototipo preliminare di drone marino

​"Dal punto di vista dell'ingegneria navale, i veicoli di superficie senza equipaggio stanno aprendo nuovi orizzonti. Finora, la necessità di portare a bordo gli equipaggi ha imposto molte limitazioni da un punto di vista operativo. Ora questi droni marini offrono molta più libertà, quando si tratta di progettarle", spiega Iñigo Echenique, Amministratore Delegato di "Seadrone".

La start-up di Iñigo Echenique è una dei membri del consorzio OCEAN2020, che gli ha offerto un contributo di 200 mila euro per sviluppare e dotare la barca senza equipaggio di dispositivi ad alta tecnologia, compatibili con una flotta europea integrata operativa.

L'azienda Seadrone di Iñigo Echenique mette l'industria europea della Difesa direttamente in concorrenza con le aziende high-tech israeliane e statunitensi. E questo è un obiettivo molto ambizioso.

"Sorveglianza e ricognizione anche in aree pericolose"

- "Quindi, in cosa consiste la particolarità innovativa di questo tipo di mezzi?", chiede il nostro inviato Sergio Cantone.

​"Questo tipo di mezzi permette operazioni marittime di sorveglianza e ricognizione in aree potenzialmente pericolose, sia al largo che sottocosta, senza mettere a rischio la vita degli equipaggi", commenta Antonino Arecchi, di "Leonardo".

​L'importanza delle piccole e medie imprese

"La partecipazione di piccole e medie imprese a progetti di ricerca militare assicura che anche l'indotto sia coinvolto nel processo di integrazione della difesa europea. Le piccole e le medie imprese sono una miniera di ingegno e credibilità che contribuisce in maniera significativa all'innovazione tecnologica", conclude Antonino Arecchi.

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OPPORTUNITÀ INDUSTRIALI DI DIFESA UE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE**

  • Affinché la Difesa europea sia forte, l'industria europea della Difesa deve innovarsi.
  • Il Fondo europeo di Difesa, lanciato dalla Commissione Europea nel giugno 2017, aiuta a coordinare gli investimenti nella ricerca nel settore della Difesa, nello sviluppo di prototipi e nell'acquisizione di attrezzature e tecnologie.
  • Aiuta i paesi dell'UE a spendere denaro in modo più efficiente, a ridurre le duplicazioni e a ottenere un miglior rapporto qualità-prezzo.
  • Nell'ambito del filone di ricerca del Fondo, 90 milioni di euro sono assegnati a borse di ricerca per la Difesa, che sono interamente e direttamente finanziate dal bilancio dell'UE (2017-2019).
  • Uno dei progetti di ricerca supportati dal fondo è OCEAN2020. Riunisce 42 partner di 15 paesi dell'UE e mira a migliorare la consapevolezza della situazione in un ambiente marittimo utilizzando sistemi di "presidio" senza equipaggio. Il progetto ha ricevuto una sovvenzione di circa 35 milioni di euro.
  • Per il prossimo bilancio a lungo termine (2021-2027), la Commissione Europea ha proposto un bilancio di 13 miliardi di euro per il Fondo europeo di Difesa con 4,1 miliardi di euro destinati a progetti di ricerca e 8,9 miliardi di euro per progetti che sviluppano capacità di difesa.

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LINK UTILI

- FONDO EUROPEO DI DIFESA

- PROVIDER DIFESA UNIONE EUROPEA

- OCEAN 2020:

Journalist • Cristiano Tassinari

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