Imperdibile Camerun: dal vulcano più alto dell'Africa occidentale alle dolci spiagge di Limbe

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Safari al Benoue National Park tra antilopi e ippopotami e poi sulla cima più alta del vulcano ancora attivo; migliaia di km di natura incontaminata

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Questa puntata di Focus è dedicata al Camerun, per scoprire l’incredibile diversità di questo Paese, spesso soprannominato “Africa in Miniatura”. Iniziamo il nostro viaggio a Ngaoundéré, dove si svolge questa mattina una grande festa tradizionale.
Poi prendiamo la strada per il Parco Nazionale Benoué: è uno dei tre grandi parchi della regione settentrionale del Camerun, ed è uno dei santuari degli animali del Paese.

Serge Rombi, giornalista euronews: “Qui siamo qui al Black Buffalo camp. È uno dei tre campi del Benoue National Park . Si trova nel cuore di un’ex area di caccia! È gigantesco! Pensate, sono 180.000 ettari, come due volte la città di Parigi”

Il guardiano del parco ha l’obiettivo di attirare più turisti. Per questo ha stretto diverse collaborazioni tecniche come quella con lo Zoo di Bristol. Ciò ha permesso, per esempio, di installare dei cheap su certi animali per identificare esattamente i luoghi abitati dalle dozzine di specie che vivono nel parco.
Jean Paul Kevin Mbamba Mbamba, il guardiano, ci spiega che i turisti possono essere portati : “direttamente dove si ha maggiore possibilità di incontrare gli animali. Naturalmente loro non danno appuntamenti, non sono legati, possono spostarsi ma abbiamo un’alta probabilità di incontrarli in certi luoghi che abbiamo identificato”.

Quindi, una delle eco-guardie ci guida alla ricerca di animali. Scoviamo una Lord Derby, la più grande e la più spaventosa antilope africana, che si trova quasi solo qui, in Camerun.

Poi, scopriamo le tracce degli ippopotami, giganti che convivono pacificamente con i vicini, nonostante siano considerati feroci.

Il parco è considerato uno dei principali corridoi della fauna selvatica in questa regione dell’Africa. È circondato da aree di caccia la cui gestione è stata affidata alle popolazioni locali. L’idea dei funzionari camerunensi, è di sviluppare il turismo inclusivo, e cioè…
“Consentire alle popolazioni di migliorare le loro condizioni, vivendo dello sfruttamento e dello sviluppo delle zone turistiche intorno alle quali vivono. Non dobbiamo escluderli!” – spiega Daniel Nganhoul, general manager promozione turistica.

Cambio di scenario. Siamo ora nel sud-ovest del Paese, sulle pendici verdi del Monte Camerun, vulcano attivo, la cui ultima eruzione risale all’anno 2000.
Siamo partiti per sfidare questo gigante di 4100 metri sul livello del mare, con la nostra guida Daniel. Ogni anno qui si tiene la corsa della speranza 42 km andata e ritorno, tra la città di Buea e la vetta. Il percorso, e i 2500 metri di dislivello, sono fatti in meno di 4 ore e mezza per il più forte. Ma gli escursionisti come noi, impiegano due giorni.

La guida, Kombe Daniel Efande, spiega che l’impresa è ardua: “Devi essere fisicamente in forma … perché più vai avanti, più diventa freddo e si riduce l’ossigeno, quindi hai bisogno di molta forza … Se riesci a salire in cima, sei sulla vetta più alta dell’Africa occidentale e centrale, sei il re! “

Questo trekking è assolutamente meraviglioso. Il Monte Camerun è un parco naturale di 58.000 ettari. L’obiettivo è quello di proteggere le migliaia di specie endemiche che si trovano qui, come il Monkey Cane, una pianta che può essere particolarmente utile per i camminatori che non hanno da bere. Dice la guida: “Se hai finito l’acqua, devi solo cercare questa pianta. C‘è un po’ d’acqua dentro … Devi solo sbucciare … La pianta è endemica, la trovi solo a 1200 metri sopra il livello del mare. Fa anche bene ai fumatori: aiuta a pulire l’organismo, pulisce i polmoni”.

Serge Rombi, giornalista euronews: “Daniel ci ha portato qui, a 1800 metri di altitudine. Siamo di fronte a uno dei 4 rifugi che segnano la salita del Monte Camerun.
Qui potete passare una notte immersi nella natura. Ma naturalmente, e questo fa parte del gioco, dovrete portare con voi acqua, cibo e sacco a pelo”.

Prima di lasciare il Paese, bisogna vedere l’oceano. E Limbe, una delle località balneari più famose del Camerun, è proprio vicino, sul lato sud del vulcano.
Con le sue spiagge di sabbia nera, i suoi graziosi hotel e la sua dolcezza, fa scoprire un altro favoloso paesaggio del Camerun.

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