WISH, salute e innovazione al centro del summit di Doha

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Le ultime scoperte sulla ricerca in ambito medico e sanitario sono state al centro dell’attenzione della due giorni di Doha, dedicata alla seconda edizione del WISH 2015 (world innovation summit for health) vertice mondiale sull’innovazione per la salute. Ogni anno il summit raccoglie esperti e politici provenienti da 80 diversi paesi e affronta alcuni dei più gravi problemi di salute del mondo per trovare soluzioni che possano rivoluzionare il futuro della sanità globale.

Lord Darzi di Denham, direttore esecutivo di WISH:
“Non è tanto importante ció che accade in questi due giorni, quanto piuttosto quello che succede subito dopo; quanto rusciamo a fare nostre le informazioni ricevute per poi trasferirle ad altri a beneficio del paziente finale”.

Affrontare le cure contro il cancro a prezzi accessibili è stato uno dei principali argomenti discussi. La malattia rappresenta una delle tre maggiori aree di spesa del settore per molte economie, raggiungendo circa 265 miliardi di euro l’anno, e pesa sia i governi che sui pazienti. Il numero dei casi di cancro si prevede in aumento, si passa dai 13,3 milioni di nuovi casi del 2010 ai 21,5 milioni del 2030, secondo un’analisi della Harvard school of Public Health e del world economic forum.

Robert Thomas, capo consigliere, Governo di Victoria, Australia:
“Probabilmente esistono anche alcuni sprechi nelle terapie della cura del cancro, su diagnosi e trattamenti, perció crediamo che un nuovo approccio del sistema alla malattia debba servire a risolvere tali problematiche. Otterremo risultati migliori e vi saranno notevoli risparmi per tutti.”

Altro tema dibattuto e che ha suscitato grande interesse è il diabete e l’aumento, anche in questo caso, del numero dei malati, dovuto soprattutto alla crescente urbanizzazione e alla diffusione di stili di vita tipicamente occidentali. Mentre non esiste ancora alcuna cura certa, gli esperti affermano che la malattia è prevenibile e tutto stia nel capire come.

Stephen Colagiuri, professore all’univeristà di Sydney:
“Dobbiamo migliorare le terapie contro il diabete; come ho detto prima, sappiamo cosa fare, ma dobbiamo gestire meglio l’organizzazione dei diversi sistemi sanitari. Dobbiamo essere in grado di far capire al collettivo che il rischio di sviluppare il diabete o di avere un diabete non diagnosticato è aumentato, e informare su cosa bisogna fare per la prevenzione, tipo sottoporsi allo screening. Inoltre, terza cosa, dobbiamo far capire come evitare lo sviluppo del diabete”.

Le malattie croniche hanno sempre piú peso sulla vita della popolazione. Il vertice ha per questo cercato anche di accelerare il cammino iniziato dagli organismi internazionali, tra cui l’organizzazione mondiale della sanità, verso una copertura sanitaria universale. Con oltre 1 miliardo di persone ancora impossibilitate ad accedere all’assistenza sanitaria di base, si intende raggiungere la fornitura di servizi sanitari di qualità per tutti.

Donald M Berwick, presidente emerito dell’Istituto per il miglioramento sanitario:
“Ci dovrebbe essere un’unica fonte centrale di finanziamento, organizzata in modi diversi, ad esempio con la raccolta tramite prelievo fiscale, o sistema sanitario nazionale e sistema di assicurazione sanitaria. Si potrebbe avere un’assicurazione obbligatoria con il sistema sociale amministrato da organizzazioni differenti. Il concetto è comunque non lasciare fuori nessuno”.

Devi Shetty, presidente e fondatore degli ospedali Narayana Hrudayalaya
“I soldi dei contribuenti non bastano per l’assistenza sanitaria, anche perchè oggi si arriva a festeggiare il novantacinquesimo, il centodecimo compleanno. La gente vive piú a lungo e quindi l’unico modo possibile per avere una sanità sostenibile è che ognuno paghi una piccola somma di denaro ogni mese.”

A margine delle discussioni, il vertice ha dato la possibilità di esporre e far conoscere ai massimi esperti di ambito sanitario, dispositivi pratici, modelli di business e soluzioni di design realizzati da giovani imprenditori e innovatori.

Maha Barada, euronews:
“Questa mano-robot, che permette la sostituzione dell’arto superiore a prezzi accessibili, è solo uno dei tanti esempi visti al WISH che aiuta a ridurre i costi e a migliorare la qualità dell’assistenza medica. Idee che molti qui sperano possano contribuire alla trasformazione dello stato globale della sanità”

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