Spagna: non solo crisi, ma anche impresa

Spagna: non solo crisi, ma anche impresa
Di Euronews
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La Spagna non è soltanto crisi. Se è vero che la disoccupazione ha ormai raggiunto la cifra record europea, del 24%- superando di gran lunga la Grecia, è pur vero che nel Paese non mancano isole felici. Dove dinamismo, crescita e fiducia nel futuro sono le caratteristiche principali. A Barcellona ad esempio, ad esempio, esiste una vera incubatrice d’impresa, un centro davvero dinamico, che ha permesso di creare soltanto lo scorso anno circa 700 posti di lavoro, generando un volume d’affari pari a 42 milioni di euro.

Creato nel 1988 dal Comune di Barcellona, il Centro per l’Impresa ha ricevuto nel 2011 il Gran Premio della giuria all’interno dei premi attribuiti dalla Commissione europea per la promozione dello spirito imprenditoriale.

Ogni anno qui vengono aiutate oltre 2000 piccole e medie imprese e tre centri per l’imprenditoria che da soli accolgono oltre 130 aziende. La vita media di un’azienda è tre anni e mezzo. La percentuale di chi supera il quarto anno è dell’80%. Un dato eccellente.

Yolanda Pèrez Saèz, Direttrice Barcelona Activa, ci spiega:” Organizziamo circa 7-8 forum per gli investimenti ogni anno. Ma ci sono anche dei corsi di formazione per imprenditori che non sono ancora pronti per affrontare investitori. Offriamo inoltre un supporto per internazionalizzare i viaggi d’affari, gli scambi anche con la Silicon Valley. Siamo stati lì almeno 9 volte negli ultimi anni”.

La BMAT è un’impresa di Barcellona, prodotto del centro per l’imprenditoria. Ha ormai 3 anni di vita. La società ha messo a punto uno strumento unico in grado di riconoscere qualunque genere di musica venga trasmesso da radio e televisione, rivendendola ai gestori dei diritti sulla proprietà intellettuale di oltre 50 Paesi.

Niente male per un’azienda creata da 3 giovani ingegneri che conoscevano poco o nulla di imprenditoria.

Per Alex Loscos, Direttore Generale di BMAT: “Barcelona Activa ci ha aiutato a entrare nel mercato. Ci hanno mostrato quali dovevano essere i requisiti della società, quale crescita potenziale avremmo potuto avere. Ci sono state poi le questioni pratiche, come la flessibilità nell’affittare spazi diversi. Ci hanno aiutato anche nell’esporre la nostra compagnia a venture capital e a diversi contesti d’investimento. Ci hanno aiutato a prendere consapevolezza sulla nostra società”.

Alex prevede quest’anno un giro d’affari di circa 1,7 milioni di euro. Circa il doppio di due anni fa. La società da lavoro a 25 persone, e sta già iniziando le selezioni per due nuovi dipendenti.

Secondo Alex:“La chiave del successo per me è avviare una società circondato da persone che condividono la tua stessa passione e che sai già che ti aiuteranno a catalizzare le idee che hai in mente”.

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