Tour de France: ecco l'Astana, squadra che punta a confermarsi leader

Tour de France: ecco l'Astana, squadra che punta a confermarsi leader
Di Euronews
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Il 2 luglio, il ciclismo mondiale si ritroverà ai nastri di partenza del Tour de France.

L’Astana, lo squadrone kazako che ha dominato le ultime due edizioni con Alberto Contador, ora si presenta con ambizioni ridimensionate. Vuole confermarsi come squadra dominante, e benché nell’individuale i favoriti siano altri… Non si sa mai: l’Astana ci proverà, a creare la sorpresa.

La preparazione è stata completata con la partecipazione al Criterium du Dauphiné, il giro del Delfinato cui solitamente partecipano le grandi squadre per preparare il Tour de France.

L’Astana è una squadra quasi senza sponsor commerciali: rappresenta un Paese, e questo favorisce, anche nei non-kazaki del gruppo, una certa fierezza. Uno stile diverso, secondo il Direttore Sportivo:

“Non subiamo pressioni particolari dallo sponsor, perché non vendiamo nulla, non pubblicizziamo un marchio. In compenso questo è un gruppo molto orgoglioso. È qualcosa di speciale. E quando sei in questa squadra, anche se vieni dal Belgio… dopo pochi mesi ti senti un po’ kazako”

Altre squadre hanno seguito l’esempio e indossano i colori del loro Paese. L’Astana ne va fiera: è un pioniere del ciclismo di oggi, quello che vede anche l’impegno di investitori pubblici.

In qualche caso si tratta di coprire il buco degli sponsor privati in fuga, ma per l’Astana c‘è invece un progetto chiaro, uno scopo:

“Promuovere il Paese e sviluppare il ciclismo nel Kazakhstan. Sappiamo che questa è la massima competizione ciclistica, e se vinciamo attiriamo l’attenzione di tutti nel Kazakhstan, ma anche in altri Paesi”

Gli obiettivi per il Tour de France, secondo il direttore commerciale, sono chiaramente ridimensionati rispetto ai trionfi degli ultimi due anni, Contador resta il favorito, ormai destinato a vincere per altri colori:

“Dobbiamo essere realisti… Sarà difficile finire in testa alla classifica nella gara individuale, ma per la classifica a squadre è possibile. E penso che possiamo farcela grazie allo spirito di squadra”’

È una squadra che negli anni recenti ha saputo superare problemi come una crisi finanziaria e il doping, che portò al ritiro dal Tour del 2007 e anche alla sospensione di Alexandre Vinokourov, il simbolo del ciclismo kazako, l’uomo che aveva lavorato per la nascita di questa squadra. Tutta rifondata, in seguito: nuova gestione, nuove regole. Ed ha ripreso a vincere, guidata fino all’anno scorso da Contador. Il leader ora è Vinokourov, che promette battaglia:

‘‘In una corsa, mi piace sempre attaccare. Non mollo mai e cerco di vincere in ogni situazione. Se ho gambe, e a volte anche se la gamba non c‘è. Ci provo sempre, e a volte funziona”.

Alexandre Vinokourov, detto “Vino”, è al suo ultimo Tour de France: dice di avere la stessa determinazione della prima volta. L’esperienza conta molto, in uno sport come il ciclismo, ma l’età non consente errori, devi gestirti bene.

Uno che non molla mai non abbandona nemmeno i sogni: un obiettivo se lo deve porre, e per il 37enne Vinokourov è abbastanza chiaro:

‘‘Sarebbe ottimo indossare la maglia gialla per qualche giorno e vincere una tappa di montagna… E poi vediamo come va, magari un posto sul podio, ma sarà dura”

Vinokourov è già una leggenda del ciclismo kazako, e un grande personaggio in quello mondiale. Quando attacca, non guarda indietro. Il suo obiettivo per la fine della carriera è spianare la strada ai giovani:

“Un altro dei miei obiettivi è concentrarmi sui giovani kazaki che stanno entrando nella squadra. Spero che potremo trovare un nuovo Vinokourov nei prossimi anni, o magari qualcuno che sia anche più forte”

Comunque vada, per Vinokourov sarà una vittoria: e se vince lui, vince la squadra. Il ciclista quest’anno saluta la carovana, si appresta a salutare i suoi tifosi: con una “V”, come Vinokourov, come “vittoria”. È il suo modo per dire “grazie”.

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