Dopo il crollo di Credit Suisse e l'acquisizione di Ubs, banche e mercati sono in stato d'allerta. Mentre il presidente Xi Jinping prova a presentarsi come intermediario di pace a Mosca
Dopo il crollo della banca svizzera Credit Suisse e la conseguente acquisizione da parte di Ubs imposta dal governo elvetico, banche e mercati sono in stato d'allerta.
Ma non è l'unica preoccupazione per l'Unione europea, i cui leader restano alle prese con i problemi derivanti dalla guerra in Ucraina.
Intanto a Mosca il presidente russo Vladmir Putin ha accolto il suo omologo cinese Xi Jinping, che prova a presentarsi come intermediario di pace, nascondendo forse ben altri interessi.
Se è facile capire cosa cerca la Russia dalla Cina, infatti, più complicato appare comprendere cosa voglia esattamente il governo cinese dalla partnership con quello russo.
Nel suo approfondimento settimanale, Stefan Grobe ne parla con Reinhard Bütikofer, eurodeputato dei Verdi tedeschi e presidente della delegazione parlamentare per le relazioni con la Cina.