PNRR ungherese, altro rinvio. Per Budapest è una vendetta della UE

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Di Sandor Zsiros

Il governo magiarp è convinto che i ritardi di Bruxelles siano da imputare alle leggi ungheresi anti-LGBT

L'Ungheria dovrà ancora attendere per ricevere i soldi europei del fondo di recupero. È la seconda volta che Budapest vede un ritardo nella ricezione dei sette miliardi di euro che spetterebbero al paese per aiutarlo a risollevarsi dopo la pandemia.

Il governo magiaro però è in disaccordo con Bruxelles per le accuse di non rispettare democrazia e stato di diritto. La Commissione chiede anche che il paese intensifichi la lotta contro la corruzione.

La tensione è palpabile dato che Budapest aveva già visto gli aiuti dimezzati sempre per dissapori con Bruxelles.

Così Veerle Nuyts, portavoce della Commissione Europea: "Il nostro impegno con le autorità ungheresi su questo processo continua. Stiamo davvero lavorando per concludere la nostra valutazione il più rapidamente possibile".

La Commissione Europea non ha fissato una nuova scadenza. L'Ungheria ha inviato il suo piano di risanamento a maggio, ma l'importo originario è stato ridotto a 7 miliardi di euro dopo i disaccordi con Bruxelles.

Recentemente il governo di Viktor Orban ha affermato che Bruxelles ha rifiutato di dare il via libera al piano di risanamento a causa delle leggi anti-LGBTI ungheresi, ma dall'Unione negano le accusa.

A causa dei ritardi nei pagamenti dell'UE, l'Ungheria ha rilasciato obbligazioni per oltre 4 miliardi di euro.

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