Vertice europeo: l'ultima chiamata di Theresa May ai leader dell'UE

Vertice europeo: l'ultima chiamata di Theresa May ai leader dell'UE
Di Euronews
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Seguite in diretta gli aggiornamenti di questo vertice a Bruxelles

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Fragile e forte allo stesso tempo, la premier britannica, Theresa May, è arrivata a Bruxelles giovedì per chiedere aiuto ai leader europei dopo essere sopravvissuta a un ammutinamento parlamentare che ha messo in luce lo stallo in cui si trova la Brexit.

Il primo ministro lussemburghese ha dichiarato: "Siamo pronti ad aiutare". Anche se i margini di manovra sono limitati e Theresa May lo sa.

"Il mio obiettivo è quello di ottenere quelle rassicurazioni di cui abbiamo bisogno per far passare questo accordo", ha affermato. "Credo sinceramente che sia nel migliore interesse di entrambe le parti, del Regno Unito e dell'UE, ottenere questo accordo. Ma riconosco le ragioni della Camera dei Comuni e questo è ciò che spiegherò ai colleghi oggi. Non mi aspetto una svolta immediata, ma quello che spero di poter iniziare a lavorare il più rapidamente possibile sulle assicurazioni che sono necessarie".

Il messaggio dai 27 è chiaro: esclusa qualsiasi rinegoziazione dell'accordo raggiunto il mese scorso e volto a far sganciare la Gran Bretagna dal blocco comunitario a marzo. Ma sulla questione irlandese c'è la promessa di una dichiarazione che possa tranquillizzare Londra, spiega l'eurodeputato Guy Verhofstadt.

"Questa dichiarazione proverà a spiegare come funzioneranno le clausole di garanzia. E' una sorta di assicurazione, non più di questo e tutti sperano che in seguito ciò sarà sufficiente per avere l'approvazione da parte della camera dei comuni".

L'accordo incontra resistenze non solo da parte dell'opposizione, ma anche dall'opinione pubblica. Alcuni manifestati hanno attraversato la manica per fa sentire la loro voce a Bruxelles, capeggiati dall'attivista Madeleina Kay.

"Siamo venuti a Bruxelles perché vogliamo dire a Theresa May che il suo accordo sulla Brexit non è abbastanza buono per il popolo britannico e che un non accordo andrebbe bene, perché il miglior accordo che possiamo ottenere è quello abbiamo attualmente all'interno dell'UE. Francamente ne abbiamo abbastanza, vogliamo che la smetta".

Il voto alla camera de Comuni è prevista per il 21 gennaio, quindi sia la May che l'UE hanno una manciata di settimane per evitare il peggio: il temuto scenario di un non accordo.

Non solo Brexit

Bilancio dell'UE

Oltre alla Brexit, i leader europei terranno una discussione sul bilancio dell'UE per il 2021-2027 (il quadro finanziario pluriennale). Negli ultimi mesi il lavoro è progredito rapidamente e il presidente del Consiglio, Donald Tusk, spera di arrivare a un accordo il prossimo autunno.

A tal proposito il presidente Conte ha affermato che, in un negoziato così complesso, non deve andare a discapito della qualità del negoziato. L’obiettivo rimane un Quadro Finanziario Pluriennale ambizioso e “a prova di futuro”, capace cioè di spendere meglio, sia per le nuove priorità come migrazione, sicurezza, innovazione, digitale, che per le politiche tradizionali, come la Coesione e la Politica agricola Comune, che garantiscono effettiva convergenza socio-economica e sostegno agli imprenditori. E’ stata sottolineata la necessità di un bilancio flessibile, che possa essere utilizzato in caso di emergenza, per sostenere: disoccupazione giovanile, disastri naturali, crisi migratoria. 

L’auspicio è che vengano destinati maggiori fondi per la migrazione, e in particolare occorre maggiore cooperazione con i paesi di origine e transito oltre a promuovere lo sviluppo sociale in Africa anche con nuove forme di investimento anche con capitale privato. Sulla Politica di Coesione c’è preoccupazione per la proposta di ridurre il moltiplicatore per le regioni meno sviluppate, perché ciò penalizzerebbe le regioni depresse. La Politica Agricola Comune è un settore che non deve subire ulteriori tagli, anche perché esso riguarda cittadini particolarmente esposti all’impatto della globalizzazione.

Vertice euro

Per quanto riguarda il vertice Euro, questà sarà l'occasione per applicare le decisioni che sono state prese lo scorso giugno. Sulla base dei risultati della riunione dell'Eurogruppo, è molto probabile che verrà appoggiata la decisione sulla riforma del meccanismo europeo di stabilità e l'approfondimento dell'Unione bancaria.

Russia

In programma anche le relazioni con la Russia, alla luce delle recenti tensioni tra Keiv e Mosca nel Mar Nero. L'UE finora ha aggiunto nove individui alla lista nera delle persone colpite da sanzioni, ma non ne ha aggiunte di nuove, come invece chiedeva l'Ucraina.

Immigrazione

Sarà anche un momento per fare il punto sul tema dell'immigrazione, che vede ormai quasi naufragata la riforma del regolamento di Dublino, mentre si insiste sulla necessità di rafforzare la cooperazione con i paesi terzi.

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