Economia circolare. Ovvero: tutto si crea, niente si distrugge

Economia circolare. Ovvero: tutto si crea, niente si distrugge
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Reimmettere prodotti e componenti nel ciclo produttivo, per ridurre gli sprechi. Quando ridurre gli scarti fa bene al pianeta (e al portafogli)

Questa settimana U-talk risponde alla domanda che una nostra telespettatrice ci ha inviato da Bruxelles.

Il principio è quello del riciclaggio del prodotto o delle sue componenti

“In questo momento si sente molto perlare dell’economia circolare, il cui obiettivo sarebbe di rompere con la logica lineare predominante – ci scrive Claire -. Potreste spiegarci meglio di cosa si tratta?”.

Per risponderle abbiamo contattato Edwin Zaccai, docente all’Università libera di Bruxelles (ULB) e direttore del
Centro di studi sullo sviluppo sostenibile, sempre a Bruxelles.

Reimmettere prodotti e componenti nel ciclo produttivo

“L’economia circolare è in effetti concepita come alternativa all’economia lineare – ci spiega -. Nell’economia tradizionale si ragiona in termini di produzione, consumo e scarto. Nel caso di quella circolare il principio è invece quello del riciclaggio del prodotto o delle sue componenti, che vengono reimmesse nel ciclo produttivo”.

Economia circolare: nuova etichetta per pratiche già esistenti

“In passato si faceva già dell’economia circolare, senza che la si chiamasse così – prosegue Edwin Zaccai – . È una denominazione relativamente recente, anche se è da tempo che esistono svariate filiere di riciclaggio. Ci sono stati esempi di successo apportati da alcune legislazioni, basati su soluzioni piuttosto astute, per il recupero degli imballaggi, degli elettrodomestici o degli apparecchi elettronici. Tutte iniziative che incoraggiano dei cambiamenti, proprio in questa direzione”.

Il contributo che paghiamo all’economia circolare (quasi) senza saperlo

“Quando si compra un computer o un elettrodomestico, si può notare che si paga un contributo per la ripresa e il riciclaggio – spiega ancora Zaccai -. Si tratta di un contributo che serve ad alimentare filiere che siano più basate sul riciclaggio e che aiutino a ridurre gli sprechi.L’intenzione è quella di alimentare questo ciclo, per fare economia di risorse e provare, così, anche ad ottenere dei vantaggi economici da questo sistema”.

Se anche tu vuoi fare una domanda, clicca qui sotto o cercaci sui social media

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Sicurezza aerea, cos'è cambiato dopo il disastro Germanwings

Come accedere ai fondi europei

Lavoratori distaccati, truffa o opportunità?