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Diecimila persone hanno chiesto aiuto alle mense francescane

Dall'inizio dell'anno per un pasto caldo e sostegno con le spese
Dall'inizio dell'anno per un pasto caldo e sostegno con le spese
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Di ANSA
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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(ANSA) - BOLOGNA, 04 DIC - Sono già oltre diecimila le persone che nel 2023 hanno chiesto aiuto alle venti mense francescane di Operazione Pane per un pasto caldo e un sostegno con le spese quotidiane. Numeri che, inseriti nel quadro dei dati Istat, secondo i quali nel 2022 erano oltre 5,6 milioni gli individui in condizione di povertà assoluta, danno la misura della gravità della situazione. Sono in crescita soprattutto le persone sole: nel 2023 sono ad oggi oltre 7.300, il 6% in più rispetto allo scorso anno, ma tante sono anche le famiglie, e quindi i bambini, che devono contare sull'aiuto dei frati per mettere un pasto in tavola. Nel 2023 le mense stanno supportando più di 1.400 famiglie, composte da più di 750 mamme, 650 papà e 1.400 bambini. A livello nazionale, nel 2022, sono state 2,18 milioni le famiglie in povertà assoluta e 1,27 milioni i minori in questa situazione. La rete di Operazione Pane nasce dall'esperienza della Mensa Padre Ernesto di Bologna che, da quasi 70 anni, si impegna ogni giorno per offrire ai più fragili un pasto caldo, ma non solo. Nei primi dieci mesi del 2023 la Mensa ha distribuito 60mila pasti. Sono venti le realtà francescane in Italia, da Torino a Palermo, passando per Milano, Bologna, Roma, cui quest'anno si aggiungono le nuove mense di Cava de' Tirreni (Salerno) e Reggio Calabria: ogni mese insieme distribuiscono quasi 41.000 pasti. Operazione Pane è presente anche all'estero con tre realtà in Ucraina, una in Romania, una in Siria. Fino al 23 dicembre è possibile contribuire con un sms o una chiamata da telefono fisso al 45538, numero promosso anche durante lo Zecchino d'Oro su Rai1. "Negli ultimi anni abbiamo accolto e sostenuto sempre più persone - commenta fra Giampaolo Cavalli, direttore di Antoniano - Con l'aumento dei prezzi per troppe persone è sempre più difficile mettere un pasto in tavola, ma il bisogno alimentare non è l'unico che incontriamo. In tanti si rivolgono a noi perché non riescono a pagare le bollette e l'affitto, perché lo stipendio non basta ad arrivare a fine mese". (ANSA).

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