Conto salato per panini e caffè a San Teodoro,turisti denunciano

Due fiorentini si rivolgono ad associazione consumatori
Due fiorentini si rivolgono ad associazione consumatori
Di ANSA
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(ANSA) – SANTEODORO, 12 AGO – Per due caffè e due panini con
il salame hanno dovuto pagare 18 euro senza che venisse
consegnato loro lo scontrino fiscale. È accaduto a due turisti
di Firenze in vacanza al villaggio Baia Bianca di San Teodoro,
sulla costa nord orientale della Sardegna. Venerdì scorso hanno
pranzato nell’unico chiosco della spiaggia di Salina Bamba: il
risultato è stato quello di sborsare 12 euro per i due panini e
6 euro per i caffè. I turisti, dopo aver pagato il conto, hanno deciso di
rivolgersi all’associazione Giustitalia, che si occupa di tutela
dei consumatori e dei cittadini, per segnalare quanto era
accaduto. “La speculazione sui prezzi perpetrata da alcuni
esercizi di ristorazione balneari nei confronti dei villeggianti
rappresenta un fatto grave – spiega il presidente di
Giustitalia, Luigi De Rossi – da denunciare alle autorità
competenti. Per questa ragione abbiamo deciso di segnalare
l’episodio al Garante per la sorveglianza sui prezzi e al Comune
di San Teodoro per i provvedimenti del caso”. Sotto la lente dell’associazione non ci sono solo i prezzi
ritenuti troppo alti, ma la mancata consegna del documento
fiscale. “Imporre un prezzo di ben 6 euro per un semplice panino
al salame e di 3 euro per un caffè – precisa il presidente – rappresenta una intollerabile speculazione economica. Una
bottiglietta d’acqua da mezzo litro veniva venduta a 2,5 euro,
un prezzo alto per un bene di prima necessità acquistabile
nell’unico chiosco presente in spiaggia. Ma la cosa ancora più
grave è che non viene rilasciato alcuno scontrino fiscale”. Secondo il racconto dei turisti, era stato affisso
all’esterno del bar solo un tabellone con i prezzi. “I due
fiorentini hanno consumato caffè e panini al banco – sottolinea
De Rossi – e dopo aver pagato non hanno avuto la ricevuta
fiscale”. Non è la prima volta che l’associazione si occupa di
casi simili in Sardegna: “Le altre volte sono capitati episodi
in locali di lusso – evidenzia il presidente – ma in quei posti
è normale pagare molto un aperitivo, in questo caso parliamo di
beni quasi di prima necessità come il caffè o l’acqua”. (ANSA).

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