Giovani migranti realizzeranno una guida sulla città di Napoli

Progetto della Fondazione Campania Welfare e cooperativa Dedalus
Progetto della Fondazione Campania Welfare e cooperativa Dedalus
Di ANSA
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(ANSA) – NAPOLI, 10 AGO – Dieci ragazzi stranieri
realizzeranno una piccola guida interculturale su Napoli che
possa essere d’aiuto non solo ai membri delle comunità di
migranti accolte nel capoluogo campano, ma anche a coloro che
vogliono scoprire realtà nascoste della propria città. È uno
degli obiettivi del progetto “Chi ben comincia”, della
fondazione Campania Welfare in coprogettazione con la
cooperativa sociale “Dedalus”, al quale stanno partecipando
dieci giovanissimi immigrati, tra i 17 ed i 18 anni, provenienti
dall’Albania, Bangladesh, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia,
Guinea, Mali, Pakistan e Tunisia, arrivati in Italia, spiegano
gli organizzatori, “spesso solo con il bagaglio della speranza,
in viaggi in condizioni quasi disperate”. “E’ un progetto importante – ha affermato il direttore
generale di Campania Welfare, Gavino Nuzzo – nella delicata fase
del percorso migratorio di ogni minore non accompagnato, sia per
il momento dell’arrivo, con tutte le sue incognite rispetto al
Paese di accoglienza, sia perché stanno per raggiungere la
maggiore età e l’autonomia: è una mano concreta per questi
giovanissimi attraverso un percorso di crescita e di studio”.
Ragazzi che quindi hanno trovato una mano tesa, e che ora sono
guidati da otto operatori attraverso attività, in corso di
svolgimento al centro sociale Nanà, che restituiscano loro “la
speranza del futuro”. Tra i laboratori offerti ai partecipanti, c‘è quello di
fotografia, con l’idea di permettere loro di rappresentare
Napoli dal loro punto di vista e di portare alla luce quei
luoghi della città vissuti dalle comunità straniere. L’obiettivo
finale è quello di realizzare una piccola guida interculturale
su Napoli. C‘è poi il laboratorio “Urban Art” che prevede una
serie di visite guidate sul territorio napoletano, per stimolare
l’interesse verso la conoscenza di luoghi, leggende e tradizioni
della città di Napoli con una produzione artistico – artigianale
nella quale i ragazzi si sono cimentati. I giovani immigrati
stanno prendendo parte anche ad un corso di informatica, un
laboratorio di lavorazione del ferro e ad un corso di formazione
per Peer Operator (educatore) e 5 di loro hanno anche conseguito
la licenza media. (ANSA).

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