Donna uccisa in parco, sindaco: 'forse morte si poteva evitare'

Iris Setti era uscita per andare ad assistere la madre
Iris Setti era uscita per andare ad assistere la madre
Di ANSA
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(ANSA) – TRENTO, 06 AGO – Si chiamava Iris Setti la donna di
61 anni uccisa di con percosse dall’uomo che l’ha aggredita ieri
sera verso le 22.30 nel parco Nikolajevka di Rovereto. Pare che
la vittima stesse attraversando il parco per poi recarsi sul
Lungo Leno, dove vive la madre, per accudirla. Iris Setti è
morta in ospedale a Trento a causa dei traumi e delle ferite
riportate. A quanto si apprende la vittima è stata aggredita
improvvisamente da uno straniero senza fissa dimora che lo
scorso anno si era reso responsabile di danneggiamenti in una
via della città, assalendo delle persone e camminando sulle
auto. Il 40enne aveva anche aggredito i carabinieri e gli agenti
della polizia locale di Rovereto che erano intervenuti per
fermarlo. “Siamo provati per il dolore infinito che una tragedia come
questa provoca ma allo stesso tempo vogliamo capire cosa non ha
funzionato”, dice all’ANSA il sindaco di Rovereto, Francesco
Valduga. Il primo cittadino è arrivato sul luogo
dell’aggressione pochi minuti dopo, avvisato mentre si trovava a
poca distanza per la tradizionale cena di condivisione in centro
storico per le celebrazioni della patrona della città. “Io non voglio accusare nessuno – prosegue Valduga – il
dolore della comunità è profondissimo. Ma, allo stesso tempo,
abbiamo bisogno di capire. Di fare domande alle quali devono
essere date risposte, cioè che cosa in un sistema non funziona.
L’altra volta l’aggressore era stato immobilizzato in pieno
giorno e si era riusciti a contenerne la furia. Quindi non
possiamo immaginare che ci si limiti ad esprimere il dolore:
c’era stato un precedente che dobbiamo capire se poteva evitarci
quanto accaduto. Qui non c’entra il luogo in cui è successo o
l’ora, ma lo stato di questa persona, che era conosciuta”,
conclude Valduga. (ANSA).

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