Tensione al corteo per Michelle, raid nella casa dell'arrestato

Un mese fa l'omicidio della 17enne a Roma. La madre: 'Giustizia'
Un mese fa l'omicidio della 17enne a Roma. La madre: 'Giustizia'
Di ANSA
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(ANSA) – ROMA, 28 LUG – “Dove sta lo Stato? Hanno ammazzato
una ragazza! Giustizia!”. Lo hanno gridato alcuni giovani
presenti al corteo per ricordare Michelle Causo, la ragazza di
17 anni uccisa un mese fa nel quartiere Primavalle, a Roma. E
poi hanno bloccato il traffico per qualche minuto, colpendo
anche un’auto ferma. “Qui non si passa!”, hanno urlato
costringendo i veicoli a fare retromarcia. “Le donne non si
toccano!”, hanno aggiunto in coro. Ci sono stati momenti di tensione durante la manifestazione,
a cui hanno partecipano anche i genitori e il fidanzato di
Michelle, che ha sfilato nel tardo pomeriggio per le vie del
quartiere della periferia romana. Il corteo è partito dalla
chiesa di Santa Maria della Presentazione per giungere il luogo
dove il 28 giugno è stato trovato il cadavere della ragazza,
lasciato in un carrello della spesa vicino a dei cassonetti dei
rifiuti. “Giustizia” ha gridato ancora un gruppo di giovani facendo
irruzione nello stabile in via Dusmet, dove Michelle è stata
uccisa e dove abitava il ragazzo di 17 anni che è stato
arrestato per il suo omicidio. Un blitz di pochi minuti gridando
insulti e lasciando cartelli all’entrata con su scritto “Stop
alla violenza”. Ma non solo. Secondo la polizia, che li ha poi
identificati, al corteo, che inizialmente si svolgeva con una
ventina di persone in modo del tutto pacifico, si sono aggiunti
un centinaio di ragazzi tra i 15 e 18 anni: hanno prima bloccato
il traffico, poi colpito un’auto. Un gruppo ha aperto con
violenza il portone della palazzina dove abitava l’arrestato,
poi forzati i sigilli è entrato danneggiando l’appartamento. La Polizia Scientifica ha ripreso tutti i partecipanti. Molti
di loro, già identificati, saranno denunciati.
Il blitz nell’abitazione si è svolto tra fischia e urla in
strada. Con vari residenti affacciati ai balconi. “Voglio che lo Stato cominci a fare qualche cosa. Questa
tragedia ci ha toccato troppo da vicino e nessuno vuole la
violenza, in primis Michelle. Queste cose devono finire per
sempre. Chiedo solo che lo Stato faccia il proprio lavoro, un
delinquente del genere non doveva stare dove stava”, ha detto la
mamma di Michelle Causo, al termine del corteo. (ANSA).

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