(ANSA) – NAPOLI, 27 LUG – Reinvestivano in polizze
assicurative, titoli e fondi comuni di investimento i proventi
illeciti ottenuti dal Consorzio Sgai – già finito al centro di
altre inchieste analoghe – attraverso la truffa sul superbonus:
beni mobili e immobili, quote sociali e il complesso aziendale
di una società immobiliare, per un valore complessivo di circa
25 milioni di euro, sono stati sequestrati dai finanzieri del
Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Napoli e del Gruppo
di Cassino della Guardia di Finanza a sette persone – tutte del
capoluogo partenopeo – indagate dai magistrati della terza
sezione (“criminalità economica”) della Procura di Napoli.
Ai sette destinatari del decreto di sequestro emesso dal gip di
Napoli vengono contestati i reati di emissione e utilizzo, in
dichiarazione, di fatture per operazioni inesistenti, reimpiego
di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e
autoriciclaggio.
Nell’ambito delle indagini sul consorzio Sgai sono stati già
eseguiti due provvedimenti di sequestro preventivo, entrambi
confermati dal Tribunale del Riesame di Napoli, riguardanti i
crediti di imposta inesistenti illecitamente ceduti dal
Consorzio e il profitto dell’attività fraudolenta.
Gli approfondimenti dei finanzieri hanno consentito di
ricostruire i flussi finanziari in uscita dal Consorzio
veicolati a favore di società/ditte che avrebbero emesso fatture
per operazioni oggettivamente inesistenti nei confronti dello
stesso Consorzio per simulare la realizzazione dei lavori
riciclare il denaro frutto delle truffe perpetrate attraverso il
cosiddetto superbonus. (ANSA).
Truffa con il superbonus, a Napoli sequestro da 25 milioni

Indagine per riciclaggio della Guardia di Finanza: 7 indagati
Di ANSA
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