(ANSA) – CAGLIARI, 27 LUG – Raccoglievano e ricevevano
rifiuti metallici anche particolarmente inquinanti da
conferitori non autorizzati, poi li smaltivano in un loro
impianto a Decimomannu (Cagliari) che non aveva tutte le
autorizzazioni per trattare rifiuti speciali, infine rivendevano
i rifiuti alle ditte che li riciclavano. Lo hanno scoperto i
carabinieri del Noe di Cagliari che oggi hanno eseguito due
ordinanze di custodia cautelare, una ai domiciliari e un obbligo
di dimora, richieste dalla Dda di Cagliari e firmate dal Gip del
capoluogo.
I destinatari dei provvedimenti residenti a Uta e Cagliari,
lavoravano per una impresa di trattamento e recupero di rottami
ferrosi e metallici, pneumatici e rifiuti anche tossici e nocivi
con sede a Decimomannu.
L’impianto, ma anche i conti correnti della società per un
valore complessivo di oltre un milione di euro, sono stati
sequestrati.
Indagate a piede libero altre sette persone riconducibili
all’azienda di Decimomannu. Per tutti le accuse ipotizzate sono
associazione per delinquere finalizzata al traffico di rifiuti
speciali pericolosi e ricettazione. (ANSA).
Traffico illegale rifiuti pericolosi, un arresto a Cagliari

Operazione Noe. Otto indagati, sequestrato un impianto
Di ANSA
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