(ANSA) – REGGIOEMILIA, 25 LUG – È stata revocata la misura
della sospensione dal servizio per uno dei poliziotti della
penitenziaria indagati per il presunto doppio pestaggio nei
confronti di un 40enne tunisino detenuto nel carcere di Reggio
Emilia. Una decisione presa dal gip Luca Ramponi per “carenza di
esigenze cautelari” all’esito dell’interrogatorio.
L’agente è l’unico che finora ha parlato, rispondendo a tutte
le domande del giudice, mentre gli altri indagati sentiti – in
totale 14, accusati a vario titolo di tortura, lesioni personali
e falso in atto pubblico, di cui dieci 10 sospesi dal servizio -
si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il poliziotto -
in servizio già da tempo in un’altra casa circondariale – aveva
detto al giudice che “il detenuto si fosse procurato le lesioni
da solo, in un altro momento” e aveva fatto notare che nel
filmato delle telecamere di sorveglianza (video che secondo
l’accusa rappresenterebbe la prova principale) “teneva fermo
delicatamente il detenuto per un minuto su un totale di mezzora
di filmato, senza fare nulla e che in quel momento nessun altro
lo avesse colpito”.
Al termine dell’interrogatorio, l’avvocato Sinuhe Curcuraci
del foro di Enna aveva chiesto la revoca della misura. Istanza
accolta dal giudice. “C‘è grande soddisfazione per il risultato
ottenuto avendo chiarito la nostra posizione – ha detto il
legale all’ANSA – Auspichiamo ora che il nostro assistito entro
qualche giorno possa ritornare a lavorare”. (ANSA).
Accusato di torture in carcere, gip revoca misura cautelare

Un agente della penitenziaria di Reggio Emilia tornerà al lavoro
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.