(ANSA) – TRIESTE, 23 LUG – “La manifestazione boomerang della
sinistra monfalconese è l’ennesima dimostrazione dell’isolamento
di una protesta sistematica alle decisioni del Comune, una
sinistra che si limita sempre più a una marginalità di attivisti
militanti e non riesce ad attrarre le folle annunciate nei
comunicati della vigilia”. Così il sindaco di Monfalcone, Anna
Maria Cisint, commentando il flash mob organizzato stamani
dall’Associazione Monfalcone Interetnica sulla spiaggia di
marina Julia, dove circa 200 persone hanno fatto il bagno in
mare vestite. E’ stato un gesto di protesta contro le parole di
Cisint che nei giorni scorsi ha definito “inaccettabile” questo
uso da parte della numerosa comunità musulmana che vive in
città.
“La città ha capito che la mia battaglia non è quella dei
costumi da bagno ma quella del decoro e della dignità
rivendicata dalla nostra comunità – ha ribadito – che anche
nella scelta di entrare in acqua completamente vestiti ha però
un simbolo che è la punta di un iceberg che è fatto di una lunga
stagione di alterazione della convivenza civile che tocca il
lavoro, la salute, il sociale, l’abitare e che ha come
sottofondo il rifiuto a quelle pratiche più retrive che
riportano a una visione dei comportamenti umani e della
vessazione verso le donne che la nostra società non può
accettare”.
“Il senso più profondo della nostra azione – ha chiarito – è
la presa di coscienza che è stato raggiunto il limite della
sostenibilità sociale e urbana ed è indispensabile invertire la
rotta nel modello produttivo basato sul vergognoso sfruttamento
degli stranieri poveri regalatoci dall’ipocrisia della
tolleranza praticata per tanti anni della sinistra. Oggi
Monfalcone è diventato un caso nazionale attraverso il simbolo
di una pratica di decoro – chiarisce – che è solo uno dei tanti
elementi di un percorso che non intendo mollare per ridurre la
pressione migratoria che sta cancellando la nostra identità. La
sinistra può arrampicarsi sugli specchi o camminare nell’acqua
di Marina Julia, ma continua a stare dalla parte sbagliata degli
interessi della città e dei monfalconesi, forse anche per
cercare di camuffare le sue gravi responsabilità che hanno
portato a questa situazione”. (ANSA).
La sindaca di Monfalcone, 'mia è battaglia per decoro e dignità'

'Da sinistra protesta sistematica alle decisioni del Comune'
Di ANSA
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