(ANSA) – NAPOLI, 21 LUG – Quasi duecento donazioni in due
giorni, oltre 4.300 euro raccolti. Diventa virale sul web la
richiesta di aiuto lanciata su una piattaforma di crowdfunding
da Amina, 18 anni, che spiega di essere fuggita da casa per
sottrarsi al controllo rigido dei parte dei familiari marocchini
(la madre e la sorella; il padre è morto otto anni fa) che, dopo
aver scoperto il suo legame sentimentale con un coetaneo,
avevano iniziato a controllarle il cellulare e le uscite,
annunciandole che dopo il diploma superiore avrebbe dovuto
interrompere gli studi.
Da pochi mesi cittadina italiana, Amina risiedeva in un
piccolo comune del Salernitano, Castelnuovo Cilento, e poche
settimane fa era riuscita a superare con successo l’esame di
Stato nel liceo scientifico di Vallo della Lucania. Subito dopo
l’ultima prova ha fatto perdere le sue tracce e due giorni fa,
su GoFoundMe, ha raccontato nel dettaglio la sua storia al
popolo del web, spiegando che i fondi raccolti le serviranno per
frequentare l’università e diventare medico.
“Tre mesi fa – scrive Amina – quando la mia famiglia ha
scoperto attraverso una conoscente che fossi fidanzata e che mi
vesto come una adolescente occidentale, la situazione è
degenerata. Quel giorno è stato un incubo. Appena tornata a casa
ho provato una paura indescrivibile. Incrociavo solo sguardi
d’odio, di delusione e di rabbia. Mia sorella ha iniziato a
picchiarmi in faccia, io riuscivo solo a piangere, ma le parole
mi colpirono più forte dei pugni che ricevevo in continuazione.
‘Hai portato disonore alla famiglia, se papà fosse ancora vivo
ti avrebbe odiato, per noi sei morta’. Ho dovuto sentirmi dire
le cose peggiori per tutto quel giorno e nei mesi successivi”.
Amina racconta che la madre e la sorella intendevano farla
ritirare subito dagli studi, e che solo la paura di controlli in
caso di un abbandono improvviso a poche settimane dal diploma le
avrebbe convinte a farle frequentare il liceo fino alla
maturità, ma in un clima di costante controllo dei suoi
spostamenti. (ANSA).
Fugge di casa per poter studiare,'famiglia mi vuole reclusa'

Amina, 18 anni, chiede aiuto al crowdfunding per l'università
Di ANSA
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