(ANSA) – BOLOGNA, 20 LUG – Lasciato chiuso in cella per due
ore con il fumo di un incendio della stanza di fianco che
entrava da una finestra, rischiando di soffocarlo. Lo ha
denunciato alla Procura ravennate un detenuto di 49 anni,
italiano, ristretto nel carcere della città romagnola, dove
sabato 15 luglio, nel tardo pomeriggio, è stato alla fine
soccorso per un malore da intossicazione, dopo che aveva
lanciato invano ripetute richieste di aiuto.
Sabato nell’istituto penitenziario ci sono stati momenti di
tensione quando, in seguito alle fiamme, sono intervenute le
forze dell’ordine a supporto della polizia penitenziaria. Una
protesta che sembrerebbe essere stata provocata dal caldo che
non permetteva ai detenuti di dormire. Il 49enne, nella denuncia
presentata con l’assistenza dell’avvocato Alessandro Armaroli,
ha spiegato di non conoscere i motivi per cui nella cella a
fianco era stato innescato un rogo. Ma ha riferito che il fumo è
entrato nella cella, condivisa con un compagno, dalla finestra
del bagno comunicante e che sono state inutili le richieste al
personale: hanno dovuto attendere quasi due ore, prima che la
direttrice del carcere raggiungesse la struttura. Sembrava
infatti che senza la sua presenza nessuno potesse decidere di
intervenire.
A un certo punto il detenuto, dopo aver cercato di sfondare
insieme al compagno il cancello per salvarsi, si è accasciato
nel bagno perché non riusciva più respirare ed è stato tirato
fuori da due agenti della Penitenziaria. E’ intervenuto il 118 e
il 49enne ha avuto bisogno di un aerosol e terapie per alcuni
giorni. Nella denuncia chiede di accertare i fatti, indicando
una ventina di testimoni, altri detenuti, che possono confermare
il suo racconto. (ANSA).
Detenuto denuncia, lasciato in cella con il fumo di un incendio

Interrogatorio di garanzia per la donna
Di ANSA
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