Uccise la sorella, chiesta archiviazione per agenti e medico

Madre: Siamo stati messi sotto accusa noi genitori
Madre: Siamo stati messi sotto accusa noi genitori
Di ANSA
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(ANSA) – GENOVA, 19 LUG – La procura di Genova ha chiesto
l’archiviazione per i due poliziotti e il medico della Salute
mentale indagati nell’ambito dell’inchiesta su presunte
omissioni, indagine nata dopo l’omicidio di Alice Scagni, la
donna uccisa a coltellate in strada dal fratello Alberto l’1
maggio 2022. Le ipotesi di reato contestate erano omissione
d’atti d’ufficio, omessa denuncia e morte come conseguenza di
altro reato. L’indagine era partita dopo le denunce dei genitori
di Alice e Alberto, assistiti dall’avvocato Fabio Anselmo. Erano
indagati la dottoressa della Salute mentale che alla richiesta
dei genitori di ricoverare il figlio, secondo i familiari, aveva
preso tempo e gli agenti che l’1 maggio non si attivarono
nonostante le richieste della madre e del padre di Alice. “Siamo stati messi sotto accusa noi genitori – il commento
della madre dei due ragazzi, Antonella Zarri, madre dei due
giovani – per quanto accaduto. Forse ne siamo responsabili. Ci è
sembrato naturale cercare di proteggere i nostri figli e noi
stessi, cercando di chiedere aiuto alle istituzioni”. “Nei
giorni precedenti l’omicidio – continua Zarri – abbiamo tentato
di contattare 60 volte il centro di salute mentale cui ci
eravamo rivolti per l’impressionante progressione della malattia
mentale di nostro figlio. Abbiamo più volte chiamato il 113
perché spaventati dal degenerare inesorabile della situazione”. Il processo per l’omicidio è in corso in corte d’assise e la
sentenza potrebbe arrivare a fine settembre. (ANSA).

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