(ANSA) – ROMA, 04 LUG – “Chiedo di condannare l’amica di
Maddalena Urbani a 14 anni, così come inflitto in primo grado a
Abdulaziz Rajab, il pusher siriano”. E’ la richiesta avanzata
dal procuratore generale nel corso della requisitoria nel
processo d’appello per la morte della ventenne, figlia del
medico Carlo Urbani, che isolò per primo il virus della Sars. La
giovane morì a causa di una overdose il 27 marzo del 2021
nell’appartamento del pusher, nella zona di via Cassia, dopo ore
di agonia.
Il pg ha chiesto di confermare la condanna per Rajab e di
riconoscere all’amica il reato di omicidio volontario con dolo
eventuale, una fattispecie che in primo grado era stata
riqualificata in omissione di soccorso con una condanna a due
anni. La sentenza è attesa per il prossimo 11 luglio.
“In questa vicenda ci sono alcuni dati certi – ha detto il
rappresentante dell’accusa -. Maddalena, se fossero stati
allertati i soccorsi, si sarebbe potuta salvare. Una telefonata
tempestiva al 118 sarebbe stata sufficiente, invece nessuno ha
fatto nulla per salvarla e quando, dopo ore, si è deciso di
allertare i soccorsi era oramai troppo tardi”. (ANSA).
Morte figlia eroe Sars: pg, riconoscere omicidio anche all'amica

In primo grado il pusher era stato condannato a 14 anni
Di ANSA
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