(ANSA) – ORISTANO, 03 LUG – Si è tuffato in mare per tentare
di salvare un ragazzino di 11 anni, figlio della compagna che
non riusciva a tornare a riva, ma la furia delle onde lo ha
stremato, facendolo annegare. È accaduto ieri nello specchio di
mare della spiaggia di Is Arenas, a Narbolia, nell’Oristanese.
Vittima Carlo Lugliè, 59 anni, professore universitario a
Cagliari, ma residente a Oristano.
Il ragazzino, nonostante il forte vento di maestrale che
rendeva il mare agitato con onde alte anche quattro metri, si è
tuffato in mare per rinfrescarsi. Si è allontanato dalla riva e
non è riuscito più a ritornare.
Lugliè si è subito tuffato in mare per soccorrerlo. Lo ha
raggiunto, ma le onde e la corrente hanno reso impossibile il
salvataggio. Alcuni bagnanti hanno subito fatto scattare
l’allarme. Il 59enne e il ragazzino sono stati soccorsi da
alcuni surfisti e portati a riva. Sul posto sono arrivate le
motovedette della Capitaneria di Porto, l’ambulanza del 118 e
l’Elisoccorso.
I medici hanno tentato in tutti i modi di rianimare il
59enne, ma non c‘è stato nulla da fare. Trasportato in ospedale
il ragazzino di 11 anni, in ipotermia.
Lugliè era molto conosciuto a Oristano, dove aveva insegnato
al liceo classico e a Cagliari dove da anni insegnava al
dipartimento di Lettere, lingue e beni culturali
dell’Università.
Cordoglio anche da parte del Comune di Carbonia: “Al docente,
allo studioso, la cui eccellenza è riconosciuta universalmente,
e alla carissima persona – si legge in una nota – la Città sarà
sempre riconoscente per i suoi fondamentali studi condotti a Su
Carroppu di Sirri e per la disponibilità a diffondere, con
generosità, il suo sapere alla cittadinanza”. (ANSA).
Si tuffa per salvare figlio della compagna e muore in Sardegna

Narbolia, vittima un docente dell'Università di Cagliari
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.