NewsletterNewslettersEventsEventiPodcasts
Loader
Seguiteci
PUBBLICITÀ

Traffico reperti archeologici, 16 arresti e 51 indagati

'Monete antiche vendute nel mondo attraverso le case d'asta'
'Monete antiche vendute nel mondo attraverso le case d'asta'
Diritti d'autore 
Di ANSA
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - BARI, 24 MAG - Sono complessivamente 51 gli indagati nell'indagine chiamata "Canusium" dei carabinieri del nucleo tutela del patrimonio, del Ros e dei comandi provinciali di diverse regioni italiane, che ha portato oggi alla esecuzione di 21 provvedimenti cautelari, di cui 16 arresti - tra detenzione carceraria e domiciliare - e cinque obblighi di dimora e firma. Le indagini, coordinate dalla Procura di Trani, hanno accertato l'esistenza di una associazione per delinquere - con base operativa a Canosa di Puglia (Barletta - Andria - Trani) - finalizzata allo scavo clandestino, furto, ricettazione ed esportazione illecita di reperti archeologici e numismatici. Il gruppo, secondo gli investigatori, aveva dei tombaroli che si occupavano di scavi illeciti e ricettatori - della zona e di aree diverse dalla Puglia - che con l'aiuto di trafficanti di reperti archeologici piazzavano vasi e monete su mercati clandestini internazionali e nazionali. In questo modo gli indagati avrebbero avviato un "fiorente canale commerciale di monete archeologiche" che dalla Puglia e Campania "venivano cedute dai vari ricettatori ai diversi trafficanti internazionali" che le immettevano sul mercato illecito globale attraverso case d'asta estere". Nel corso dell'attività investigativa sono state recuperate e sequestrate diverse migliaia di reperti archeologici, tra ceramiche e monete in oro, argento e bronzo, 60 tra metal detector e arnesi utili allo scavo clandestino oltre a documentazione contabile relativa alle transazioni illecite in Italia e con l'estero. Sono inoltre una cinquantina le perquisizioni eseguite in più comuni di Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio e Puglia. Per le indagini è stata - viene spiegato - di "fondamentale importanza la consultazione della banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti" del ministero della Cultura, in via esclusiva gestita, alimentata e sviluppata sul piano tecnologico dai Carabinieri dell'Arte" in cui sono conservati più di 1,3 milioni di file relativi a opere da ricercare. (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Drone russo viola lo spazio aereo della Romania: Bucarest schiera jet F16

Cisgiordania, tre israeliani uccisi in una sparatoria al valico di Allenby

Libia: arrestato un capo della milizia per la morte del trafficante di esseri umani Milad