(ANSA) – SASSARI, 26 APR – L’autopsia sul corpo di Davide
Calvia, il 38enne sassarese morto nel naufragio di una barca nel
Golfo dell’Asinara, il cui corpo è stato ritrovato dieci giorni
dopo in una insenatura vicino a Castelsardo, ha rilevato la
presenza di politraumi.
Sull’origine dei traumi i medici che hanno svolto l’autopsia
non hanno al momento nessuna certezza. Di sicuro si sa che dopo
essere rimasto per dieci giorni in balia del mare, fra onde e
scogli, al momento del suo ritrovamento, sabato scorso, Davide
Calvia era irriconoscibile. Tanto che i familiari lo hanno
identificato solo dai tatuaggi.
Per capire se il 38enne sia morto per annegamento o per i
politraumi bisognerà aspettare i risultati finali dell’autopsia,
che saranno consegnati alla Procura di Sassari entro giugno.
Calvia era naufragato la sera del 12 aprile, quando la barca
con cui stava facendo una battuta di pesca nel Golfo
dell’Asinara insieme con il cugino, Giovannino Pinna, 35 anni di
Sassari, era affondata. I due avevano lanciato l’SOS prima di
gettarsi in mare.
Pinna era stato ritrovato 24 ore dopo su una spiaggia di
Marritza, in condizioni critiche. È rimasto ricoverato per
qualche giorno all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari.
Ora è indagato dalla Procura per naufragio colposo.
Guardia costiera e carabinieri indagano per chiarire gli
aspetti della vicenda, a iniziare dalla barca utilizzata dai due
cugini: una delle ipotesi è che possa essere un’imbarcazione
rubata dal porto di Porto Torres proprio il 12 aprile.
Aspetti che la sorella di Davide Calvia, Nadia, dal suo
profilo Facebook, chiede che siano risolti: “Ti renderò
giustizia, fosse l’ultima cosa che farò”. (ANSA).
Naufragio all'Asinara, autopsia rileva politraumi sulla vittima

Gli esiti finali sulle cause del decesso attesi entro giugno
Di ANSA