In barca sino a Ferrara per riscoprire origini di Fertilia

Frazione Alghero fondata da emiliani, veneti e giuliano dalmati
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Di ANSA
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(ANSA) - ALGHERO, 06 APR - Un angolo di nord Sardegna che arriva da lontano: accanto ad Alghero, città di storia e lingua catalana, c'è Fertilia, frazione fondata negli anni Trenta da ferraresi e veneti e poi popolata, nel Dopoguerra, dagli esuli giuliani e dalmati. La ricerca delle radici 'continentali' ha ispirato un viaggio-progetto: "Ritorno alla terra dei padri" è l'iniziativa partita dall'associazione "Fertiliae Domus Omnium" che ha come simbolo il Leone di San Marco. Una traversata in barca a ritroso nel tempo che partirà l'1 agosto, alla riscoperta delle connessioni tra popoli d'Italia: il sindaco di Ferrara Alan Fabbri ha incontrato questa mattina due dei promotori, Mauro Manca e Giuseppe Bellu, giunti appositamente dalla Sardegna e accompagnati dal ferrarese Paolo Govoni, che da tempo sta cooperando all'organizzazione. "Il nostro - hanno spiegato gli ideatori - è un progetto di mantenimento della memoria, di riscoperta e di riconnessione delle nostre famiglie con i discendenti di chi, a costo di sacrifici inenarrabili, ha contribuito a fondare Fertilia, a costruirne lo sviluppo e il futuro". Saranno proprio Manca e Bellu le guide del viaggio in mare che toccherà le terre delle origini: l'1 agosto a bordo del Klizia raggiungeranno la Corsica, poi la penisola e, con trasferimento via terra, il delta del Po, approdando a Porto Garibaldi (l'arrivo è previsto i primi di settembre). Poi tappa a Ferrara. In tutto 950 miglia di viaggio, 80 i giorni di navigazione, 21 tappe. "Siamo pronti ad accogliere gli amici di Fertilia nel segno dei nostri padri", ha detto il sindaco Fabbri. Il progetto prevede un ulteriore sviluppo, successivo al viaggio in mare: la costituzione di un presidio fisso di cultura ferrarese in Sardegna. L'obiettivo, dopo circa un secolo, è "riconnettere popoli fratelli, facendo riscoprire ai cittadini di Fertilia i legami con i loro padri e con chi ha contribuito in maniera determinante a costruire lo sviluppo di quella terra, così lontana e così vicina". (ANSA).

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