Sequestrati crediti bonus facciate per 9 milioni di euro

La guardia di finanza di Perugia scopre una presunta frode
La guardia di finanza di Perugia scopre una presunta frode
Di ANSA

(ANSA) – PERUGIA, 23 MAR – Un sequestro preventivo impeditivo
dei crediti, presenti nei cassetti fiscali dei terzi cessionari,
pari a 9 milioni e 241 mila 985 di euro è stato eseguito dalla
guardia di finanza di Perugia nei confronti di tre società ed
altrettante persone fisiche che risulterebbero coinvolte in una
presunta frode relativa al “bonus facciate”, consistente nella
detrazione d’imposta delle spese sostenute, per interventi
finalizzati al recupero o restauro degli esterni degli edifici.
E’ stata data così esecuzione a un decreto emesso dal gip del
capoluogo umbro su richiesta della Procura. L’operazione parte dall’attività di analisi condotta dal
Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza
di Perugia finalizzata anche a contrastare l’utilizzo distorto
delle misure agevolative, previste dalla legislazione
emergenziale. E’ così emersa – si ricostruisce in una nota della
Procura – la posizione di una società operante nel settore delle
costruzioni, con sede legale a Perugia, ma riconducibile a
soggetti di origine campana, che avrebbe acquisito la titolarità
di crediti per gli investigatori artificiosamente creati, in
parte, ancora presenti nel proprio cassetto fiscale, in parte,
ceduti a soggetti terzi o ad intermediari finanziari e, quindi,
monetizzati. La guardia di finanza ha portato alla luce quelle che sono
definite evidenti incongruenze fiscali, economico e finanziarie,
in capo ai soggetti che hanno generato i crediti e alla società
cessionaria, risultata priva della struttura aziendale e di
reale operatività, unitamente alle anomalie delle transazioni e
dei dati inseriti nella piattaforma web di cessione dei crediti,
oggetto anche di numerose segnalazioni di operazioni sospette ai
sensi della normativa antiriciclaggio, e ritenuti “concreti e
sufficienti” indizi dell’esistenza di uno strutturato meccanismo
fraudolento. Il gip ha ritenuto la configurabilità delle ipotesi di reato
di emissione di fatture o altri documenti per operazioni
inesistenti e di truffa. (ANSA).

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