Uccise sorella: il padre a polizia, "E se mi taglia la gola?"

(ANSA) – GENOVA, 09 MAR – Una drammatica telefonata di 12
minuti tra il papà di Alberto Scagni, il disoccupato che il
primo maggio scorso ha ucciso la sorella Alice sotto casa della
donna a Quinto, e la polizia fatta alcune ore prima
dell’omicidio. L’uomo chiede di mandare una volante ma
l’agente risponde “Senza denuncia non possiamo arrestare
nessuno, non funziona così”. I genitori dicono che il giorno
prima il figlio aveva provato a bruciare la porta di casa della
nonna. L’operatore spiega che se il figlio non è lì non possono
intervenire. Il signor Scagni dice delle minacce anche alla
figlia e al genero. “Lei ha mai fatto denuncia? – chiede
l’operatore – come mai?”. E il genitore dice “non l’ho mai fatta
perché la situazione è peggiorata da poco tempo. Ma come faccio
a denunciare? Lui mi ha tagliato le gomme, ha minacciato di
tagliarmi la gola”. L’agente continua a ripetere di fare
denuncia, ma chiede anche dove abita e come si chiama e i dati
di nascita. Poi parla con il capoturno e torna a chiedere se ha
le chiavi di casa dei genitori. Scagni dice all’operatore “che
il giorno prima la polizia aveva preso già a verbale la moglie”.
L’agente, dopo aver parlato con il capoturnok torna a ribadire
la necessità di denunciare “anche dai carabinieri”. E poi dice
“se suo figlio torna non apra la porta e ci ricontatti e noi
mandiamo la macchina. La denuncia non so se può farla adesso. La
faccia domani che non è festa. Lei stia a casa. Se suo figlio si
presenta sotto casa di sua figlia ci faccia chiamare e lo
andiamo a prendere”. Il padre allora chiede “e se io esco e
questa persona mi taglia la gola per strada?”. Il poliziotto
dice “noi non possiamo prevedere il futuro. Ma non possiamo
arrestarlo senza una denuncia. Se viene sotto casa sua allora le
mandiamo la macchina e lo prendiamo”. La telefonata è stata
depositata dalla procura che ha chiuso le indagini per
l’omicidio. L’agente e il capoturno, oltre a una dottoressa
della Salute Mentale, sono indagati per le presunte omissioni
dopo la denuncia presentata dai genitori tramite il legale Fabio
Anselmo. (ANSA).