Sisma in Siria: Terre des Hommes, 5000 coperte e 1000 baby kit

(ANSA) – ROMA, 20 FEB – “Abbiamo distribuito 5000 coperte e
1000 baby kit con pannolini, salviette igieniche e altro
materiale per l’infanzia, in 8 rifugi collettivi ad Aleppo e 13
a Latakia. Ad Aleppo abbiamo anche distribuito luci a led per
illuminare le stanze, i bagni e i corridoi dei rifugi, con il
fine di mitigare gli alti rischi di violenza dovuti all’assenza
di illuminazione dei rifugi collettivi, soprattutto di notte”. A
raccontarlo è lo staff di Terre des Hommes che da due settimane,
da quando cioè si è verificato il terremoto in Siria, sta
monitorando i bisogni delle migliaia di famiglie sfollate e
distribuendo i primi aiuti
“All’interno di questi rifugi – spiegano – circa il 30/40%
degli sfollati sono bambine e bambini, molti dei quali rimasti
orfani dei genitori o traumatizzati dalla catastrofe e dalla
perdita dei familiari, degli amici e dei vicini. Sono loro una
delle categorie più vulnerabili di questa emergenza. I bisogni
impellenti sono: distribuzione di pannolini e di coperte per i
bambini, soprattutto per i neonati e i bambini di età inferiore
ai due anni, che rischiano l’ipotermia per via delle rigide
temperature diurne e soprattutto notturne”.
Oltre a rispondere alle necessità più materiali, il personale di
Terre des Hommes si sta assicurando che i centri di emergenza
siano accoglienti e sicuri per i bambini, equipaggiandoli di
materiale artistico per le attività ricreative e di supporto
psicosociale.
“L’esperienza maturata negli anni ci conferma quanto sia
importante fornire supporto psicologico a bambini e bambine per
lenire lo shock collettivo e le sindromi post traumatiche dei
singoli” dice Aziz Ali, Referente per Terre des Hommes in
Siria. Inoltre 1300 famiglie verranno sostenute con assistenza
economica multiuso e non condizionale (voucher) affinché possano
soddisfare i bisogni primari dei propri bambini.
“Operiamo in Siria dal 2008 e il terremoto va a colpire
ulteriormente la popolazione siriana già allo stremo dopo 12
anni di incessante guerra, nel pieno del rigore dell’inverno. È
vitale continuare a portare aiuti” aggiunge Aziz Ali. (ANSA).