13enne uccisa dalla madre: il papà, 'ho perso tutto'

(ANSA) – ORISTANO, 20 FEB – “Amore di papà, so che non potrai
leggere e rispondere a quello che scrivo, ma il mio cuore vuole
comunicare con la tua anima. Ascoltami figlia mia, la tua vita è
stata interrotta ad una tenera età. Papà non ti dimenticherà
mai. Fintanto che il suo cuore batterà, continuerai a essere il
primo pensiero del giorno. Ho grandi progetti per fare in modo
che tu possa essere sempre ricordata ed essere un valido aiuto
per gli altri. Ciao amore mio, ti amo”. Piero Carta, il vigile
urbano di Oristano, padre di Chiara, la 13enne uccisa a
coltellate dalla madre, affida ai social la sua disperazione
dopo quanto avvenuto sabato pomeriggio a Silì. Non si dà pace il
padre di Chiara: “Ho perso tutto, mi ha tolto quanto avevo di
più prezioso”, continua a ripetere in queste ore.
Intanto la donna, Monica Vinci, 52 anni, è sempre ricoverata
nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Santissima Annunziata
di Sassari. Per lei scatterà l’accusa di omicidio volontario, ma
non è in stato di fermo. Prima di lanciarsi dalla finestra del
primo piano dell’abitazione di famiglia in via Martiri del
Risorgimento, avrebbe anche strangolato la figlia con un cavetto
del cellulare. Sarà l’autopsia, in programma domani all’ospedale
San Martino di Oristano, a fare chiarezza sulle cause esatte
della morte.
Sgomento e commozione anche nella scuola di piazza Manno,
dove Chiara frequentava la terza media. “La tua giovane vita
ancora in boccio è stata spezzata dalla solitudine della
disperazione – scrivono compagni e professori su Facebook -. Ti
ricorderemo con grandissimo affetto. Vivrai nel ricordo dei tuoi
insegnanti, dei tuoi compagni e amici. Il tuo posto in aula
rimarrà vuoto ma non quello nei cuori di chi ti ha conosciuto e
voluto bene”. (ANSA).