Caso Carabellò, la famiglia si oppone all'archiviazione

I resti dell'operaio scomparso nel 2015 ritrovati nel 2021
I resti dell'operaio scomparso nel 2015 ritrovati nel 2021
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - BOLOGNA, 09 GEN - La famiglia di Biagio Carabellò ha depositato l'opposizione alla richiesta di archiviazione della Procura di Bologna. L'operaio era scomparso nel 2015 a 46 anni e i suoi resti sono stati trovati il 23 marzo 2021 in un'area verde vicino nella zona del Parco Nord, in periferia. La Procura aveva aperto un fascicolo per omicidio e due persone sono indagate, l'ex coinquilino di Biagio e una donna, che ereditò i beni della compagna, grazie a un testamento che poi si rivelò falso. Dopo il ritrovamento del cadavere era stata disposta una perizia per confermare l'identità e accertare le cause della morte e la conclusione è stata che il motivo del decesso non è determinabile. Secondo la Procura le indagini non hanno consentito di raggiungere un quadro probatorio sufficiente a carico degli indagati. Ma i familiari di Carabellò, assistiti dall'avvocato Barbar Iannuccelli, si oppongono all'archiviazione: "Vogliamo che un giudice terzo valuti con serenità tutti gli elementi oggettivi presenti in tutti questi anni di indagine - dice l'avvocato - Se la morte di un uomo ritrovato cadavere in un fosso a Parco Nord di Bologna deve rimanere inspiegabile, il problema rimane in capo a tutti noi". (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

L'Europa deve abbracciare il pragmatismo per rimanere rilevante nel Sud globale

Proteste degli agricoltori, Ucraina e Polonia "vicine a trovare una soluzione"

Le notizie del giorno | 28 marzo - Serale