Insulti razzisti a medico: diventato oggi cittadino italiano

Originario del Camerun, paziente rifiutò cure per colore pelle
Originario del Camerun, paziente rifiutò cure per colore pelle
Diritti d'autore 
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - TRIESTE, 26 DIC - L'estate scorsa, mentre stava operando per la stagione estiva al Pronto soccorso di Lignano Sabbiadoro, un paziente si era rifiutato di farsi curare da lui per il colore della pelle. Oggi il medico di origine camerunense Andi Florin Nganso Fenjiep, di 35 anni, dopo 16 anni, è diventato cittadino italiano. Ngaso, molto noto e apprezzato nella zona, un paio di giorni fa ha ricevuto la Costituzione dalle mani di Marco Sarto, sindaco di Caorle (Venezia, dove risiede), giurando ufficialmente e per assicurare che il suo "impegno per la giustizia sociale non finirà", come ha riferito al quotidiano Messaggero Veneto, aggiungendo: "Dedico questa giornata al milione di Italiani senza cittadinanza". Il 17 agosto scorso un uomo, di 59 anni, P. B. A., già lavoratore stagionale a Lignano Sabbiadoro, residente a Treviso, dove risultava essere "senza fissa dimora", giunto al Pronto soccorso di Lignano aveva rifiutato di farsi curare dal medico di colore e anzi aveva protestato con tanta vivacità da far accorrere una pattuglia dei Carabinieri, che aveva fatto rapporto sul caso, per una valutazione da parte del magistrato della Procura di Udine. Andi Nganso aveva presentato querela non "per desiderio di una giustizia unicamente personale", ma per "l'esigenza di manifestare un atto di resistenza a un odio e a un razzismo che non solo esistono in questo Paese, ma che si fanno forti quando la prossimità di un appuntamento elettorale suggerisce che certe posizioni saranno tutelate", spiegò all'epoca. Oggi al quotidiano friulano ha spiegato di essere "nato a Varese, la mia Città", poi di essere "nato una seconda volta nelle aule della facoltà di medicina all'università dell'Insubria" doveva aveva avuto modo di "rafforzare un'identità complessa, mista, elaborata ed orgogliosa. Sono stati anni di lotta, accettazione e di acquisizione di consapevolezza". L'Italia, ha concluso, "è il nido dal quale ho deciso di permettere alla mia energia di fiorire sul mondo. Sono felice di poterlo fare con maggior serenità da ora". (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Gaza, Borrell: "Distruzione di Gaza peggiore che in Germania nella Seconda guerra mondiale"

Guerra in Ucraina: i russi vogliono conquistare Chasiv Yar entro il 9 maggio

Gli eurodeputati chiedono di sequestrare i beni russi congelati