Un'altra condanna per Berneschi, è per il crac Nucera

(ANSA) – GENOVA, 22 DIC – Un’altra condanna, questa volta a 3
anni e 4 mesi. Per Giovanni Berneschi, l’ex presidente di Banca
Carige, stavolta l’accusa era concorso in bancarotta fraudolenta
per il crac delle società dell’imprenditore savonese Andrea
Nucera. Il tribunale di Savona lo ha ritenuto responsabile di
uno dei reati contestatogli dal procuratore capo Ubaldo Pelosi:
aver concesso un finanziamento a Nucera che quest’ ultimo aveva
utilizzato almeno in parte non per le sue aziende in difficoltà,
ma per sanare debiti fiscali personali. A “ ballare” un milione
e 300mila euro circa. La notizia è riportata da Il Secolo XIX e
da la Repubblica «Cosa vuole che dica, io Nucera non lo conosco
neanche. Mi vogliono massacrare, è una cosa assurda », dice
Berneschi. Mentre il suo legale, Maurizio Anglesio, esprime
«costernato stupore». Il tribunale si è preso 90 giorni per
depositare le motivazioni ma Berneschi è sicuro: « Certo che
faremo ricorso in appello».
Lo stesso Nucera aveva patteggiato 4 anni nel febbraio 2021,
dopo aver passato otto anni da latitante ad Abu Dhabi negli
Emirati Arabi, e diverse posizioni erano già state chiuse negli
anni scorsi. Ora il tribunale ha espresso il suo verdetto su
altri nove: condannati i membri del collegio sindacale Lorenzo
Zecchino (4 anni) e Anna Bruno (3 anni e 8 mesi); Carlo Umberto
Casella ( 3 anni); il dirigente di Banco d’Alba Piergiorgio
Perrone (2 anni, pena sospesa). Assolti Arturo Arpellino (Banco
d’Alba), Roberto Mumolo ( Carige), Achille Tori e Piero
Giadresco (Carisa), Enrico Picasso, della società di revisione
“Pwc”.
Nel maggio del 2021 Berneschi aveva patteggiato 2 anni e 10 mesi
nel processo sulle maxitruffe immobiliari con riciclaggio
internazionale. (ANSA).