Calciatrice, 'sono incinta il club non mi paga più'

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Di ANSA
L'accusa della reggiana Pignagnoli, portiere della Lucchese
L'accusa della reggiana Pignagnoli, portiere della Lucchese

(ANSA) – REGGIOEMILIA, 21 DIC – “Sono incinta e la mia
squadra mi ha tolto lo stipendio”. È il j’accuse di Alice
Pignagnoli, 34enne portiere di calcio della Lucchese, in Serie C
femminile, che denuncia la sua società. La notizia è stata
riportato sul Qn-il Resto del Carlino. L’atleta nata a Reggio
Emilia – nel suo curriculum vanta esperienze con la Reggiana
femminile, Milan in serie A e poi Torres con la quale ha vinto
Scudetto e Supercoppa Italiana nel 2012 – racconta: “a metà
ottobre ho scoperto di essere incinta per la seconda volta, l’ho
comunicato al manager della Lucchese, Mario Santoro e mi sono
sentita dire che gli impegni presi in estate vanno rispettati:
non era più loro intenzione pagarmi ciò che mi spetta”. Poi lo sfogo anche in un lungo amaro post sul suo profilo
social: “mi sono sentita ferita come donna, madre e atleta. E
anche molto sola, incapace, un giocattolo vecchio da gettare”. E
continua: “La società mi ha deluso. Dopo quanto successo due
anni fa col Cesena, non me lo sarei mai aspettato”. A giugno
2020 infatti la società romagnola per la quale Pignagnoli ha
militato tre stagioni, le rinnovò il contratto al 7/o mese di
gravidanza (Alice ha già una figlia, Eva), dando un segnale
inedito nel mondo del calcio femminile italiano. E la
calciatrice è diventata un simbolo per i diritti delle
calciatrici. “Per una donna dovrebbe essere normale sognare di fare la
calciatrice e avere una famiglia – argomenta Pignagnoli – Sono
incredula, ogni anno ci sono giocatori che si fanno male a
lungo: una società dovrebbe essere pronta a tutto”. Il suo contratto col club toscano scadrà il 30 giugno e una
rescissione non è possibile proprio perché dopo l’esempio del
Cesena, è stata abolita la norma che prevedeva l’interruzione
del contratto con un’atleta in gravidanza. La Lucchese – che al
momento non ha commentato la vicenda – dovrà pagarla fino al 31
gennaio. Da febbraio a giugno toccherà al fondo per la maternità
della Federazione. “A giugno partorirò e dal 1° luglio sarò
svincolata – conclude la calciatrice reggiana – :chissà se ci
sarà una società che avrà la forza di offrirmi un contratto”.
(ANSA).

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